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«Io, co-fondatore del Pd, dico che quella delle Sentinelle in piedi è una battaglia di sinistra»
Tempi.it - Ottobre 2, 2014 Mario Adinolfi
Mario Adinolfi: «Che fare davanti all’offensiva di chi vuole affermare che le persone sono cose, i bambini si possono vendere, le donne si possono affittare e gli “scarti” si possono eliminare? Occorre scendere in piazza»
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Sinodo sulla famiglia
Quella strana sensazione di epurazioni con processi sommari…
La sensazione è strana…. Nei giorni scorsi i maggiori quotidiani nazionali hanno equiparato due casi assolutamente diversi: quello dell’arcivescovo polacco Jozef Wesolowsky, ex-Nunzio in Santo Domingo, arrestato dalla Gendarmeria vaticana su ordine di Papa Francesco per pedofilia, e quello del vescovo mons. Rogelio Ricardo Livieres Plano, rimosso dalla guida della Diocesi di Ciudad del Este, in Paraguay: foto affiancate in prima pagina, benché le loro posizioni non siano per niente equiparabili.
Per quanto riguarda mons. Wesolowsky, la giostra mediatica ha puntato i riflettori sull’accusa di pedofilia, ignorando la sua conclamata omosessualità. Sino al paradosso, rappresentato dal quotidiano della Cei, “Avvenire”, che nella stessa pagina alla notizia dell’arresto del nunzio polacco ha affiancato l’esaltazione di un suo noto emulo sessuale, Pier Paolo Pasolini. Giuliano Ferrara, ha definito «grottesca» e «deludente» l’intera vicenda, facendo notare come «il processo canonico non sia concluso», essendo in corso l’appello, «e quello penale non sia praticamente cominciato». Qui «dov’è la misericordia?», si è chiesto.
Di tutt’altro tenore la vicenda di mons. Livieres Plano. La grande stampa lo ha presentato come colpevole di avere insabbiato il caso del suo Vicario Generale don Carlos Urrutigoity, accusato 12 anni fa negli Usa di abusi sessuali. Non è così e lo ha chiarito esplicitamente al “New York Times” il portavoce della Santa Sede, Padre Federico Lombardi: «Il problema importante erano le relazioni all’interno dell’episcopato e nella Chiesa locale, difficili», ha detto, mentre di don Urrutigoity «si è parlato, ma non era centrale».
Anche il comunicato emesso dalla sala stampa della Santa Sede si è limitato a parlare di una decisione «ponderata da serie ragioni pastorali» ed «ispirata al bene maggiore dell’unità della Chiesa di Ciudad del Este ed alla comunione episcopale in Paraguay». Da molto tempo mons. Livieres era ai ferri corti coi suoi confratelli Paraguay.
Come ricordato in un memoriale sul sito della sua ex-Diocesi, il vescovo si è reso scomodo, per aver denunciato apertamente la contiguità dell’episcopato paraguaiano con la Sinistra e con la Teologia della Liberazione. Ha fondato un proprio Seminario diocesano, per preservare i suoi futuri preti dalla marcata connotazione politico-ideologica di quello nazionale di Asunción: un successo, con oltre 60 sacerdoti in 10 anni e 40 nuovi seminaristi all’anno. Forte però la reazione dell’episcopato, conscio che ciò «avrebbe rotto e ruppe lo schema monolitico», in cui veniva formato il clero del Paese.
Gli han rinfacciato di tutto, anche la sua appartenenza all’Opus Dei. Ai tempi di Vatileaks (coincidenza?) trapelò una sua lettera riservata a Benedetto XVI, in cui, lamentando la distanza dei vescovi paraguaiani dalla Dottrina della Chiesa, suggerì nuovi criteri differenti per la selezione dei futuri prelati, suscitando anche in Diocesi la reazione di una decina dei suoi sacerdoti (su 80) e quella del laicato più impegnato nella “pastorale sociale”, al punto da chiedere la visita apostolica. Mons. Livieres godette però del sostegno tanto di Giovanni Paolo II quanto di Benedetto XVI. Evidentemente «Papa Francesco ha deciso di ritirarmi il suo appoggio», ha concluso amaramente l’interessato nella lettera inviata al Prefetto della Congregazione per i Vescovi, card. Marc Ouellet.
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L’Anticristo è già tra noi
di p. Piero Gheddo
L’Anticristo è il Demonio e tutte le forze del male che si oppongono alla venuta del Regno di Dio e di Cristo negli ultimi giorni, ma anche nella storia dell’uomo (Apocalisse, I e II Lettera di Giovanni, II Lettera di Paolo ai Tessalonicesi). Ma è anche il titolo del libro di Friedrich Nietzsche (1844-1900), che un laico cattolico, Agostino Nobile, ha commentato nel volumetto pubblicato nel luglio 2014: “Anticristo superstar” (Edizioni Segno, Udine – pagg. 120). Agostino Nobile, sposato e padre di due figli, professore di storia della musica, 25 anni fa decise di lasciare l’insegnamento per studiare le culture non cristiane ed è vissuto per dieci anni nel mondo musulmano, indù e buddista, esperienza che ha rafforzato la sua fede cattolica. Nobile vive oggi in Portogallo con la sua famiglia, si dedica agli studi per approfondire la sua fede e ha lavorato fino ad un anno fa come pianista e cantante.
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01/10/2014 09:10
HONG KONG - CINA
La "rivoluzione degli ombrelli": gli studenti voltano le spalle all'alzabandiera per la festa nazionale della Cina
Paul Wang
All'alzabandiera di oggi - a ricordo della fondazione della repubblica popolare cinese - gli studenti hanno incrociato le braccia. Alcuni domandano la liberazione dei prigionieri politici e hanno ricordato Tiananmen. Silenzio di Leung Chun-ying sulle manifestazioni. La Cina censura immagini e informazioni sulle richieste di democrazia. Arrestati 13 cinesi che sostengono Occupy Central. Pechino avverte consolati e ambasciate: non vi mescolate con i manifestanti. Sostegno da Canada, Gran Bretagna, Australia.
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Il card. Burke dice no anche alla revisione della nullità matrimoniale
Il porporato statunitense co-autore di un libro di cinque cardinali critico sulle aperture di Kasper sulla comunione ai divorziati risposati
iacopo scaramuzzi
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AsiaNews 30-9-2014
Il leader di Hong Kong chiede la fine immediata delle proteste. Occupy Central chiede le sue dimissioni
di Paul Wang
Iniziato il terzo giorno di Occupy Central. Sit in anche a Yau Ma Tei e Des Voeux Road. Scuole ancora chiuse; chiuse 37 banche. Cresce la solidarietà della popolazione verso i dimostranti. Ieri sera decine di migliaia di persone erano in strada. Stanotte a Mong Kok, un'auto in corsa ha cercato di investire alcuni dimostranti. Molti impiegati del centro accettano le difficoltà di trasporto perché condividono gli ideali di democrazia. "Orgogliosi" di essere di Hong Kong.
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LE 233 OSTIE DI SIENA CHE ILLUMINANO IL MONDO
di Antonio Socci
Da “Libero”, 28 settembre 2014
Tutto si è svolto riservatamente, attorno al 10 settembre scorso. Ma la notizia più importante, quella sul risultato della ricognizione, è trapelata e ve la proponiamo.
A cento anni dall’ultima analisi c’è la conferma che le Sacre Particole conservate nella basilica di San Francesco, a Siena, si stanno ancora mantenendo miracolosamente intatte, contro ogni legge naturale.
Nel contenitore sono state rinvenute – com’era prevedibile – muffe e batteri, ma incredibilmente nessuna ostia è stata intaccata.
Un fenomeno inspiegabile perché per la loro composizione (come derivati del grano) le particole sono deperibilissime, molto vulnerabili da microrganismi e muffe. Sembra che su queste 233 ostie conservate a Siena le leggi di natura non possano nulla.
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Avvenire - 22 settembre 2014
Consiglio permanente Cei
Bagnasco: «Famiglia protagonista»
di Gianni Cardinale
Papa Francesco ha confermato fino alla scadenza del mandato in corso (che termina nel marzo 2017) di presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova. La notizia è stata ufficializzata ieri dal porporato all’inizio della prolusione pronunciata all’inizio della sessione autunnale del Consiglio permanente. Il cardinale ha ricordato che nel corso dell’Assemblea generale di maggio «seguendo le indicazioni del Papa» - la Cei ha «rivisitato» il proprio Statuto e il Regolamento su alcuni punti. E ha spiegato come «i risultati sono stati prontamente presentati al Santo Padre che ha espresso piena soddisfazione». Le variazione dello Statuto hanno già «ricevuto la “recognitio” della Santa Sede», ha aggiunto il porporato. Specificando appunto che «le modifiche apportate andranno in vigore - per espressa volontà del Sommo Pontefice - alla scadenza dell’attuale mandato del Presidente» che, come noto, è stato rinnovato per un ulteriore quinquennio da Benedetto XVI il 7 marzo 2012.
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Tempi.it - settembre 22, 2014 Leone Grotti
«Solo i cristiani possono dialogare con l’islam. Ma anche la Chiesa sembra aver dimenticato la lezione di Ratisbona»
Intervista al professore e intellettuale cattolico George Weigel: «Benedetto XVI aveva ragione. La violenza dei jihadisti ci fa rileggere Ratisbona senza i paraocchi del politicamente corretto»
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HONG KONG - CINA
Hong Kong, al via il grande sciopero degli studenti per la democrazia
Iniziato oggi, il boicottaggio delle lezioni andrà avanti per una settimana. Circa 400 docenti al fianco dei giovani: "Sono il nostro futuro, Pechino ha compiuto un oltraggio". Occupy Central prepara un sit-in silenzioso per il 1° ottobre, anniversario della fondazione della Repubblica popolare. I miliardari dell'ex colonia volano da Xi Jinping per chiedergli di "fermare" il movimento democratico.
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«Avevo già scelto la bara». Malato terminale esce dal coma grazie all’intercessione del beato Popieluszko
Tempi.it - settembre 18, 2014 Milena Kindziuk
«Padre Jerzy, oggi è il tuo compleanno. Se puoi fare qualcosa, fallo oggi. Aiutaci!». In seguito alla guarigione miracolosa, il 20 settembre, a Parigi, inizierà il processo di canonizzazione del “cappellano di Solidarnosc
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il Foglio
Sulla rivista di Ratzinger
Non si scherza con i sacramenti, nuovi non possumus porporati
Scola, Ouellet e numerosi grandi teologi rigettano i facilismi dei tedeschi sulla comunione ai risposati
di Matteo Matzuzzi | 18 Settembre 2014 ore 06:30
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CorSera
chiesa e famiglia
«No alla comunione ai divorziati» Cinque cardinali contro le aperture
Presa di distanza da Kasper, incaricato dal Papa di fare la relazione al Concistoro Müller (ex Sant’Uffizio): «Misericordia non è dispensa dai comandamenti»
M. Antonietta Calabrò
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il Foglio 10-9-14
Farida Belghoul inaugura le "Giornate di ritiro dalla scuola" giacobina, sessioni di favole per famiglie tradizionali.
In Francia la dittatura del gender si combatte leggendo fiabe
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Avvenire
Rinnovamento nello Spirito
In 20mila in pellegrinaggio a Pompei
Oltre 20 mila persone in processione da Scafati a Pompei, quattro chilometri di canti e rosari tra le due cittadine campane per ribadire con forza il tema scelto per questa edizione: "Maschio e femmina Dio li creò". Un messaggio di fede, ma dal forte significato sociale e politico. Perché nella profonda crisi spirituale e materiale che attraversa le famiglie italiane, pregare assieme - nonni, genitori e figli - serve anche a ricordare al Paese una verità oggi controcorrente: la gioia e la bellezza della vita creata da Dio nella diversità, che nell'’unione del matrimonio aperto alla vita è garanzia di futuro per l’Italia. Una missione che Rinnovamento ha raccolto da papa Francesco, che allo Stadio ’Olimpico di Roma, il 1 giugno, invitò i cattolici a combattere il Nemico maligno della famiglia.
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Daniza, l’animalismo e noi, che la pensiamo come Savater: «I veri barbari sono coloro che non distinguono uomini e animali»
settembre 12, 2014 Redazione
Ciò che colpisce è l’esorbitante, esagerata, pazzesca sproporzione tra il fatto (la morte di un animale) e la reazione dei cittadini, dei politici e dei media. Segno di una confusione che questa intervista aiuta a illuminare
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Avvenire
«Rompiamo il silenzio sulla schiavitù»
10 settembre 2014
“Dobbiamo rompere il silenzio” sulla piaga vergognosa della schiavitù contemporanea. Lo ha affermato l'osservatore permanente della Santa Sede presso l'ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra, monsignor Silvano Maria Tomasi. Il diplomatico è intervenuto alla ventisettesima sessione del Consiglio per i diritti umani, che si sta svolgendo in Svizzera.
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Approvata la mozione per i cristiani perseguitati in Iraq. «La Regione Lombardia esponga la “N” di nazareni»
settembre 9, 2014 Francesco Amicone
I consiglieri del Nuovo centrodestra lombardo devolvono la diaria per gli abitanti di Mosul e chiedono un impegno in difesa dei cristiani e della libertà religiosa
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Culturacattolica.it
Per superare buonismo e intolleranza
lunedì 8 settembre 2014
In un’epoca in cui l’opinione pubblica è di fatto il riflesso dell’opinione pubblicata, i mezzi di comunicazione dovrebbero prestare estrema attenzione anche e soprattutto ai titoli degli articoli, ai titoli di lancio dei telegiornali. In un’epoca in cui è difficile approfondire la notizia è molto facile creare un mostro dal nulla o peggio ancora dalle buone intenzioni. E’ quel che è capitato al vescovo di Imola, monsignor Tommaso Ghirelli. E’ stato accusato di avere lanciato un “anatema anti-islam”, di avere intimato ai musulmani che non avessero condannato “gli atti di crudeltà dell’islam” di andarsene. Ebbene, una lettura della riflessione incriminata di Monsignor Ghirelli, pubblicata ne Il Nuovo Diario – Il Messaggero, dimostra, a mio parere, la sua saggezza e la sua lungimiranza.
Innanzitutto è importante analizzare il contesto in cui si inserisce lo scritto pubblicato. Si fa riferimento all’afflusso di “profughi e immigrati via mare”, “di giovani e intere famiglie che dall’Africa e dall’Oriente” sono giunte nell’arco di un anno. Si fa riferimento quindi a persone che sono state spinte ad attraversare il Mediterraneo per una “serie di conflitti drammatici, di problemi politici, di tensioni sociali”. Monsignor Ghirelli fa quindi riferimento alla crisi in Medio Oriente, all’autoproclamazione del califfato da parte dei terroristi dell’ISIS che ha portato alla persecuzione dei cristiani in Siria e in Iraq così come alla persecuzione di “alcune minoranze religiose”. Una realtà, quella dell’ISIS, che deve spingere i politici a “proteggere e difendere non la supremazia, ma la vita e la libertà delle persone”.
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La Repubblica
La Chiesa ai sacerdoti "Il segno della pace non è uno show"
Nuova direttiva: "Più sobrietà e meno effusioni durante la messa"
Dubbi tra i fedeli (progressisti ndr): "la buona educazione non sostituisca la passione"
di Paolo Rodari