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Radio Vaticana 02/06/2015
Famiglie in piazza a Roma il prossimo 20 giugno
Di fronte alla “colonizzazione ideologica” della teoria del gender e al ddl Cirinnà sulle unioni civili che tenta di snaturare l’istituto del matrimonio, le famiglie italiane non stanno a guardare: è convocata per sabato 20 giugno ale 15 in Piazza San Giovanni a Roma una manifestazione nazionale aconfessionale per ribadire il diritto di ogni bambino a nascere da un papà e da una mamma e per sottolineare la centralità del matrimonio per la vita della società. Ma perché questa nuova mobilitazione ora? Paolo Ondarza lo ha chiesto a Filippo Savarese, portavoce della Manif pour Tous Italia:
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il Foglio
Le femministe multiculturali in silenzio sui crimini sessuali del califfo. “L’abbandono delle donne nell’islam”
di Giulio Meotti | 29 Maggio 2015 ore 06:18
Dopo aver attaccato un villaggio, lo Stato islamico separa le donne dagli uomini, giustiziando questi ultimi e i bambini sopra i quattordici anni. Le donne sono denudate e dopo un test di verginità, sono classificate in base a bellezza e dimensioni del seno. Quelle considerate più belle vengono inviate a Raqqa con i prezzi più alti”. Così parla Zainab Bangura, rappresentante Onu per i crimini sessuali in guerra, nel denunciare le atrocità sessuali dello Stato islamico. Nelle mani dei terroristi islamici ci sono cinquemila donne, in gran parte della minoranza sincretista yazida. Gli sceicchi hanno la prima scelta, poi vengono gli emiri e infine i manovali del jihad. “Abbiamo sentito di una ragazza di vent’anni bruciata viva perché si è rifiutata di compiere un atto sessuale estremo”. Si cambia paese, Nigeria, ma la scena si ripete. Stavolta sono le “ragazze di Chibok” che scatenarono la flebile mobilitazione su Twitter della first lady Michelle Obama. Come racconta il New York Times, le ragazzine vengono unite in matrimonio ai terroristi di Boko Haram. “Si sforzano di fecondare le donne”, denuncia il governatore di Borno, Kashim Shettima. “Alcuni pregano prima dell’accoppiamento, offrendo suppliche ad Allah per riuscire ad avere dei bambini che erediteranno la loro ideologia”.
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Il Papa: "Aborto? Non si risolve il problema facendo fuori una persona. Fanno così i mafiosi"
di Matteo Matzuzzi | 31 Maggio 2015 ore 08:30
Tra venerdì pomeriggio e sabato mattina, il Papa ha avuto parole durissime – con toni che non si sentivano da anni nei Sacri Palazzi – contro quella che chiama da tempo "la cultura dello scarto". Sabato, ricevendo in udienza nella Sala Clementina i partecipanti al Convegno promosso dall'Associazione Scienza&Vita, aveva detto: "Noi ribadiamo che una società giusta riconosce come primario il diritto alla vita dal concepimento fino al suo termine naturale". Nello stesso discorso, Francesco elencava tutti gli "attentati alla sacralità della vita" che sono ben visibili nella nostra quotidianitò: "E' attentato alla vita la piaga dell'aborto. E' attentato alla vita lasciar morire i nostri fratelli sui barconi nel canale di Sicilia. E' attentato alla vita la morte sul lavoro perché non si rispettano le minime condizioni di sicurezza. E' attentato alla vita la morte per denutrizione. E' attentato alla vita il terrorismo, la guerra, la violenza; ma anche l'eutanasia". (il resto del discorso si può leggere qui).
Il giorno prima, ricevendo privatamente nella Cappella di Santa Marta venti bambini gravemente ammalati, accompagnati dai rispettivi genitori e dai volontari dell'Unitalsi, il Pontefice aveva tenuto un'altra "lezione" magistrale sulla sacralità della vita umana, riflettendo altresì sul mistero che permea la sofferenza dei più piccoli. Di seguito, il testo integrale del discorso di Francesco.
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Caffarra: hanno de-costruito il matrimonio. Pezzo a pezzo
Un processo pluridecennale e quasi secolare, fatto di leggi e di pubblicità, di gossip e di costume: si comincia col «far credere che il matrimonio non ha nulla a che fare con il corpo delle persone che si sposano, cioè con la persona che si esprime femminilmente e la persona che si esprime mascolinamente. Questa strada ha avuto inizio quando si è separato il corpo dalla persona», e si è giunti a conclusione che «la sessualità non ha un posto nella persona»
di Paola Belletti – La Croce, venerdì 29 maggio 2015
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AsiaNews19/05/2015
ASIA
La Veglia per i cristiani perseguitati, nostri maestri nella missione in occidente
di Bernardo Cervellera
Il “muro dell’indifferenza e del cinismo”, il mutismo e l’inerzia tante volte denunciati da papa Francesco sono divenuti quasi una fortezza. Davanti alle persecuzioni vi è un strumentalizzazione “confessionale”, che tende a bollare l’islam e tutto l’islam, e una strumentalizzazione “ideologica”, che “dimentica” ciò che accade in Corea del nord o in Cina. E all’Europa sempre più post-cristiana sembra non interessare i cristiani.
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24 MAGGIO 1915, ANCHE L'ITALIA SI GETTA A CAPOFITTO NELL'«INUTILE STRAGE». UTILE RILEGGERE LE PAROLE DEL PAPA
Nel giorno di Pentecoste, 100° anniversario dell'ingresso dell'Italia nella Prima guerra mondiale, dopo la preghiera del Regina Coeli Papa Francesco ha riecheggiato le parole pronunciate da Papa Benedetto XV un secolo fa: «È stata una strage inutile. Preghiamo per le vittime chiedendo allo Spirito Santo il dono della pace».
Nell'anniversario di quell'assurdità costata la vita a milioni di persone, che spesso viene invece esaltata con sentimenti del tutto opposti, vale davvero la pena di riconsiderare il grande sforzo che la Chiesa Cattolica profuse nel tentativo prima di scongiurare il conflitto poi di porvi rapidamente fine rileggendo per intero la famosa lettera inviata da Benedetto XV il 1 agosto 1917 ai capi dei popoli belligeranti.
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il Foglio
"L'Occidente è ripiegato sulle sue illusioni. Coraggio è andare controcorrente". Parola di cardinale
di Matteo Matzuzzi | 21 Maggio 2015 ore 12:41
Il cardinale Robert Sarah è prefetto della congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti
“Se si considera l’eucarestia come un pasto da condividere, da cui nessuno può essere escluso, allora si perde il senso del Mistero”. Così ha detto il cardinale Robert Sarah, da pochi mesi prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, intervenuto al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia in occasione della presentazione della collana “Famiglia, lavori in corso”, una raccolta di saggi editi dalla casa editrice Cantagalli, in vista del prossimo Sinodo ordinario di ottobre. Una collana che ha l’obiettivo di stimolare il confronto e di toccare tutti i temi “caldi”: omosessualità, sessualità, divorzio, procreazione assistita, eutanasia, celibato. Tre volumi hanno aperto la collana, due dei quali scritti da docenti presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia: “Eucaristia e divorzio: cambia la dottrina?” di José Granados (che è anche stato nominato consultore del Sinodo dei vescovi) e “Famiglie diverse: espressioni imperfette dello stesso ideale?” di Stephan Kampowski. Il terzo, “Cosa ne pensa Gesù dei divorziati risposati?” è opera di Luis Sanchez Navarro, ordinario di Nuovo Testamento alla Università San Damaso di Madrid. Il Foglio aveva anticipato ampi estratti dei libri dei professori Granados e Sanchez il 15 aprile scorso.
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23 maggio 2015 giornata della veglia delle Sentinelle in piedi
[sentinelleinpiedi.it]
100 PIAZZE PER LA FAMIGLIA
TROVA LA TUA CITTA’ E VEGLIA CON NOI!
ALCUNE CITTA’ POSSONO SUBIRE VARIAZIONI
VI CONSIGLIAMO DI VISITARE COSTANTEMENTE IL SITO PER RIMANERE AGGIORNATI
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«Prego per l'Is, Dio cambi i loro cuori»
Arturo Celletti
Avvenire - 21 maggio 2015
Non c’è emozione negli occhi di monsignor Petros Mouche. Il suo racconto è asciutto. Senza aggettivi. Senza pause. È la cronaca di un martirio. È la fotografia di un genocidio. «A Mosul nel 2003 i cristiani erano 50mila, nel 2014 tremila, oggi non ce n’è più nemmeno uno». Una pausa leggera. Poi Mouche, dal 2011 Arcivescovo siro-cattolico di Mosul, ripete quell’ultimo dato e lo arricchisce di un’annotazione che fa pensare: «Ufficialmente non ce n’è più nemmeno uno e il mondo non ha ancora capito».
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#Gender: la profezia di Chesterton
Curatore: Mangiarotti, Don Gabriele
Fonte: CulturaCattolica.it
martedì 5 maggio 2015
Riflessioni attuali – o forse inattuali, visto il clima culturale nel quale siamo immersi.
“Sebbene abbia affidato questa terra a Nostra Signora,
che mi aiutò ad Athelney,
sebbene non esistano alberi più maestosi,
prati più rigogliosi e colline più serene
di quelli del giardino della Madre di Dio,
tra la riva del Tamigi ed il mare,
so che anche lì le erbacce attecchiranno
più in fretta di quanto possiamo bruciarle;
e sebbene essi vaghino e si disperdano,
tra molti secoli, tristi e lenti,
– io ho una visione – io so
che i pagani ritorneranno.
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il Foglio
Cari vescovi, non servono i pastori-pilota né i documenti da studiosi
Un Francesco breve, conciso e pastorale alla “sua” Cei
di Matteo Matzuzzi | 19 Maggio 2015
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IO, EX PROSTITUTA, VI RACCONTO COSA SONO VERAMENTE LE CASE CHIUSE
In Germania nessuna prostituta paga le tasse, nessuna diventa ricca, siamo solo schiave, devi fingere di stare molto bene mentre ti fa schifo tutto, mica arriva Brad Pitt!
da Tempi
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il Foglio
Se anche l’America si scopre meno
cristiana (e soprattutto meno cattolica)
In crisi pure la "Bible Belt". Raddoppiano atei e agnostici, tengono induisti, musulmani ed ebrei
di Matteo Matzuzzi | 13 Maggio 2015
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www.agensir.it
LUSSEMBURGO VERSO IL SINODO
I cattolici invocano sulla famiglia il "principio di realtà"
Partendo da un'analisi delle trasformazioni, si giunge alla richiesta di "una transizione dalla pastorale delle famiglie a una pastorale dell'amore", in cui la Chiesa "accompagna le persone nel loro progetto d'amore", anche quando questo si sbriciola. Incomprensione per il rifiuto dei sacramenti ai divorziati. Da rivedere l’insegnamento sulla sessualità umana e i metodi di controllo della natalità
di Sarah Numico
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MARCIA PER LA VITA: TESTIMONIANZA FERMA E GIOIOSA
di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 11 maggio 2015
Domenica 10 maggio un lungo serpentone colorato si è snodato per le vie del centro di Roma – Tanti giovani tra i manifestanti – Voglia di rendere pubblicamente conto della dottrina sociale della Chiesa in materia di vita e famiglia – Sfila anche il cardinale Burke, mentre sabato pomeriggio, al Convegno internazionale nella sala san Pio X, il cardinale Pell ha ribadito che non prevede ‘deviazioni dottrinali’ al prossimo Sinodo.
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Croci da abbattere perché “troppo vistose”. Mosul? No, Francia
Rapporto sui cristiani discriminati in Europa. A rischio la libertà religiosa
di Redazione | 06 Maggio 2015
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Sinodo. I vescovi tedeschi mettono il carro davanti ai buoi
Le risposte della conferenza episcopale al questionario presinodale descrivono ciò che in Germania si fa già: comunione ai divorziati risposati, tolleranza per le seconde nozze, approvazione delle unioni omosessuali
di Sandro Magister
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AsiaNews
Il Vietnam di oggi a 40 anni dalla caduta di Saigon
di Lee Nguyen
Il 30 aprile 1975 le truppe del Nord hanno conquistato la capitale del sud e messo fine alla guerra del Vietnam. Dopo 40 anni il Paese è ormai una discreta “tigre” dell’economia asiatica e mondiale, dove vige un’economia capitalista insieme a un comunismo di facciata, ma ancora deciso nel controllo sociale. Pera la Chiesa ci sono segni positivi, ma anche persecuzioni, veti, censure soprattutto verso vescovi e sacerdoti. Eppure il Paese ha proprio bisogno della riconciliazione che i cristiani possono portare, per guarire le ferite e le divisioni ancora presenti.
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LA PROFEZIA DI SAN GIOVANNI BOSCO AI SAVOIA
Il Risorgimento anticlericale condusse alla rovina la famiglia del re nel giro di 4 generazioni... come predetto da don Bosco
di Alberto Torresani
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Credere - N. 16 2015
La storia di copertina | Mario Tremore
Mario Trematore il pompiere che ha salvato la sindone
Durante l’incendio del 1997 riuscì a portare fuori dal duomo di Torino la teca con il Sacro lino. «Ho capito che il messaggio della Passione è il servizio e che Gesù è la via».