La Regione Emilia-Romagna si accinge a concedere il patrocinio a tutti i Gay Pride che si svolgeranno nel territorio regionale e, comunque, a prendervi parte con una propria rappresentanza istituzionale, definendo con gli organizzatori ulteriori modalità di adesione (1).
Perché una Regione a maggioranza ?rossa? (58% dei consiglieri) è così determinata nell?imporre ai suoi cittadini l?agenda gender?
Una risposta viene da ?La guida ai Pride per militanti ? livello base? del partito Rifondazione Comunista (2), che chiarisce: «la nostra lotta per la liberazione dei corpi e per l?autodeterminazione non si basa semplicemente su un generico concetto di libertà». Pertanto, nulla di liberale o libertario, ma il riferimento è all?eliminazione delle «diseguaglianze culturali e materiali» (ibidem), ossia al tema dell?egualitarismo.
Se, da un lato, costruire una ?società degli uguali? è un?idea fondativa di ogni forma di socialismo ? da Platone (3) all?attuale ?socialismo del welfare? (4), passando per i movimenti ereticali medievali e gli utopisti del XVIII secolo ?, dall?altro lato, abolire ogni disuguaglianza ne è un obiettivo prioritario. Sembra pertanto logico che come il gramscismo ? di cui si è già detto in queste pagine (5) -, anche il socialismo marxista abbia uno stretto legame con il movimento LGBT. Un legame che mira ad abolire qualsiasi istituto naturale, quali la ?religione, famiglia e proprietà?, in quanto dà origine a diseguaglianze.
Di conseguenza, è in vista di una società egualitaria che, governi e amministrazioni di orientamento socialista ? non solo Rifondazione Comunista ?, sposano completamente l?agenda LGBT e legiferano per la «radicale rimessa in discussione dei ruoli maschile e femminile [?] legge contro l?omotransfobia [?] scuola che decostruisca il sessismo e educhi al riconoscimento della molteplicità delle differenze [?] piena e reale libertà di scelta sulle proprie vite e i propri corpi [?] fecondazione assistita, anche eterologa, a prescindere dallo stato di famiglia [?] matrimonio egualitario e riconoscimento pieno dell?omogenitorialità [?] ridefinizione dei criteri relativi all?adozione, consentendola anche a single e persone omosessuali» (ibidem).
Lo stretto legame tra movimento LGBT e socialismo è tutt?altro che scontato: basti pensare che i nostri Pastori ritengono che gli italiani vivano in «una realtà sociale in cui dominano, nella vita quotidiana, l?individualismo, il consumismo, l?utilitarismo e il nichilismo» (6). Questi aspetti sono senz?altro presenti, ma non si può ignorare che in Italia lo Stato interviene su ogni aspetto del quotidiano, decidendo la vita delle persone ?dalla culla alla bara?: e ciò si chiama socialismo del welfare.
A riprova di ciò, va constato che i principali promotori della stessa ideologia gender non sono dei movimentucoli liberal-libertari, ma la scuola di Stato e le amministrazioni locali di cultura socialista. Se si sbaglia a identificare il nemico, certamente si perderà la guerra.
tratto da: [https:]
NOTE.
(1) Risoluzione già approvata nel 2018 in Commissione Parità, di prossima discussione in aula: [https:]]
(2) Cfr. PRC, ?La guida ai Pride per militanti ? livello base?, in [www.rifondazione.it]
(3) Cfr. Giuseppe Toniolo, Il socialismo nella storia della civiltà, LEF 1903.
(4) Cfr. Johannes Messner, El experimento ingles del socialismo, Rialp 1957.
(5) Cfr. [https:]]
(6) Card. G. Bassetti, prolusione al Festival della Dottrina sociale a Lamezia Terme del 20/9/18, in: [https:]]
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