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AsiaNews 12/6/14
Suor Eufrasia Eluvathingal, la "madre che prega", è santa
Questa mattina in Vaticano si è svolto il concistoro ordinario per la canonizzazione della religiosa indiana e di altri cinque beati. Saranno iscritti nell'Albo dei Santi il 23 novembre 2014. La suora, amatissima in tutta l'India, ha vissuto nell'adorazione e nel servizio per le novizie.
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Avvenire 12-6-14
Figli dell’eterologa la Corte «dimentica» i piccoli
di Andrea Nicolussi
Dopo aver letto le motivazioni appena pubblicate della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il divieto di Procreazione medicalmente assistita (Pma) eterologa è difficile negare, nonostante qualche ambiguità del testo, che si tratti di una sentenza additiva di principio, ossia di una sentenza che rimette alle autorità competenti la disciplina precisa dell’eterologa. Il principio affermato dalla Corte è chiaro: ogni coppia uomo-donna ha il diritto di essere riconosciuta legalmente come coppia genitoriale e quindi l’uso di gameti di estranei dev’essere ammesso dalla legge. Omologa ed eterologa pari sono. Tuttavia, le regole precise con cui questo principio deve integrarsi nell’ordinamento sono meno chiare.
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SCIENZA & VITA: CON L’ETEROLOGA LIBERA SI APRONO SCENARI INQUIETANTI
BAMBINI A TUTTI I COSTI? MA NESSUNO PENSA AI FIGLI
“Le motivazioni della sentenza sulla fecondazione eterologa aprono più dubbi che certezze lasciando irrisolti nodi antropologici e sociali di enorme impatto”, commentano Paola Ricci Sindoni e Domenico Coviello, presidente e copresidente nazionali dell’Associazione Scienza & Vita.
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culturacattolica.it
Non siamo cristiani decorativi!
domenica 8 giugno 2014
di Luisella Saro
«Qualcuno, a Gerusalemme, avrebbe preferito che i discepoli di Gesù, bloccati dalla paura, rimanessero chiusi in casa per non creare scompiglio. Anche oggi tanti vogliono questo dai cristiani. Invece il Signore risorto li spinge nel mondo: «Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi» (Gv 20,21). La Chiesa di Pentecoste è una Chiesa che non si rassegna ad essere innocua, troppo "distillata". No, non si rassegna a questo! Non vuole essere un elemento decorativo. È una Chiesa che non esita ad uscire fuori, incontro alla gente, per annunciare il messaggio che le è stato affidato, anche se quel messaggio disturba o inquieta le coscienze, anche se quel messaggio porta, forse, problemi e anche, a volte, ci porta al martirio».
(Papa Francesco, Regina Coeli, 8 giugno 2014)
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il Foglio - 3 giugno 2014 - ore 06:59
Gender a scuola, nozze gay, legge sulla famiglia. Le débâcle di Hollande
E’ passato un anno da quando Vincent Autin, presidente dell’associazione Lesbian Gay Pride di Montpellier, e il suo compagno Bruno Boileau si sono detti “oui”. Il loro è stato il primo matrimonio tra persone dello stesso sesso celebrato in Francia dopo l’approvazione della legge Taubira sul “mariage pour tous”. L’atmosfera era delle migliori, in quel 29 maggio, le coincidenze erano perfette. Il sindaco socialista di Montpellier, Hélène Mandroux, da sempre sostenitrice del matrimonio omosessuale, si apprestava a esaudire il suo grande desiderio: essere la prima a ufficializzare il matrimonio tra due militanti Lgbt, nonché membri locali del Partito socialista, dopo che sempre lei era stata la prima a celebrare simbolicamente l’unione tra due uomini nel 2011. Trecento invitati, compresi politici, giornalisti e dirigenti di associazioni più o meno noti: tutti più che mai entusiasti di sentirsi parte di quel momento indimenticabile e sgomitanti per un posticino nella foto ricordo. Un posto in primissima fila era naturalmente riservato alla ministra dei Diritti delle donne, Najat Vallaud-Belkacem, che modestamente dichiarò di essersi recata alla cerimonia “a titolo personale, per amicizia” e non per fare passerella.
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In Giappone come sulle rive del Reno: la resa della Chiesa
Le risposte dei vescovi giapponesi e centroeuropei al questionario del sinodo sulla famiglia registrano il cedimento dei cattolici al "pensiero unico" dominante. Ma anche l'incapacità di guida dei pastori
di Sandro Magister
ROMA, 6 giugno 2014 – Sono finora sei le conferenze episcopali che violando la consegna della riservatezza hanno rese pubbliche le risposte alle 39 domande del questionario preparatorio al prossimo sinodo dei vescovi, convocato sul tema della famiglia.
In Italia la rivista dei dehoniani di Bologna "Il Regno" ha fornito le traduzioni integrali dei sei documenti nei numeri 5, 7 e 9 del 2014:
> "Il Regno - Documenti"
Come si può notare, cinque su sei di queste conferenze episcopali appartengono a quell'area geografica centroeuropea che fu l'ala marciante delle innovazioni del Concilio Vaticano II ma successivamente è stata anche la più segnata dal fenomeno della secolarizzazione.
Oggi è sopratutto da quest'area che vengono le più forti pressioni per un cambiamento della dottrina e della prassi pastorale in materia di matrimonio, in particolare con la richiesta di dare la comunione ai divorziati risposati.
Si sa che papa Francesco non gradisce questa insistenza sulla sola questione della comunione ai risposati. L'ha detto rispondendo ai giornalisti durante il viaggio di ritorno a Roma dalla Terra Santa. Per lui la questione è "molto, molto più ampia" e va affrontata nella sua globalità. Riguarda la famiglia in quanto tale. Che è in crisi ovunque, ha detto: "È in crisi mondiale".
Le risposte dei vescovi giapponesi al questionario presinodale sono la conferma clamorosa di questa convinzione del papa.
Ma c'è di più. Sono la conferma che l'eclisse della visione cristiana della famiglia è il prodotto non solo del "pensiero unico" dominante, ma anche della resa della Chiesa a tale pensiero.
I vescovi giapponesi lo riconoscono con candore:
"La Chiesa in Giappone non è ossessionata dalle questioni sessuali".
In questa e in altre loro affermazioni c'è l'ammissione di un diffusa rinuncia, da decenni, a proporre la novità cristiana sui terreni cruciali della vita e della famiglia.
In Giappone i cattolici autoctoni sono appena 440 mila, lo 0,35 per cento di una popolazione che non è mai stata cristianizzata nel suo insieme. Ma dalla descrizione che ne fanno i vescovi si ricava un profilo di Chiesa tutt'altro che da "minoranza creativa" in terra di missione. Una Chiesa molto ripiegata sulla gestione dell'esistente. Molto vicina al profilo medio di quel cattolicesimo residuale, fortemente secolarizzato, tipico dell'area centroeuropea.
Da questo punto di vista, anche la tesi cara a Jorge Mario Bergoglio di una Chiesa troppo sbilanciata, se non "ossessionata", durante i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, sulle questioni dell'aborto, del matrimonio omosessuale e dei contraccettivi, appare contraddetta dai fatti.
Infatti, stando alle risposte al questionario presinodale finora rese pubbliche, non risulta in alcun modo che in Centroeuropa o in Giappone la "Evangelium vitae" o i "principi non negoziabili" siano stati un asse portante della pastorale della Chiesa degli ultimi decenni, a livello di vescovi, sacerdoti e fedeli, né che al posto di questo la Chiesa si sia prodotta in uno slancio missionario concentrato "sull'essenziale" della proposta evangelica.
Non è avvenuta né l'una né l'altra cosa, come prova, qui di seguito, l'antologia tratta dalle riposte dei vescovi del Giappone al questionario presinodale.
Il documento dei vescovi giapponesi – firmato da Peter Takeo Okada, arcivescovo di Tokyo e presidente della conferenza episcopale – è tanto più interessante perché frutto di una consultazione ristretta ai soli vescovi e ai superiori maggiori degli ordini religiosi maschili e femminili.
È una sorta di confessione esplicita di resa, da parte di coloro che pur hanno in sorte di guidare quella piccola Chiesa tra i moderni "pagani".
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www.chiesa
Mito e realtà delle seconde nozze tra gli ortodossi
È opinione diffusa che le Chiese orientali ammettano un nuovo matrimonio dopo il divorzio e diano la comunione ai risposati. Ma non è così, spiega Nicola Bux. Solo il primo matrimonio è celebrato come un vero sacramento
di Sandro Magister
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L’ORRIBILE CASO DI MARIAM IN SUDAN: CRISTIANI PERSEGUITATI E MASSACRATI SOTTO TANTI REGIMI. MA ANCHE EMARGINATI E DISCRIMINATI IN OCCIDENTE. E – TALORA – DISPREZZATI E REPRESSI NELLA CHIESA. DA CHE PARTE STANNO I NOSTRI PASTORI ?
di Antonio Socci
Da “Libero”, 17 maggio 2014
Il “cattoprogressista” Enzo Bianchi, onnipresente sui giornali laicisti, nei programmi di Fabio Fazio, sulle tribune dei vescovi, ieri per la “Repubblica” ha dovuto commentare la condanna a morte della giovane cristiana sudananese Mariam Yahya Ibrahim.
CUOR DI LEONE
Bianchi è riuscito, per un intero articolo, a non dire chi sono i persecutori e carnefici di questa povera ragazza e perché ciò accade in Sudan.
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Comunicato n° 143 del 28 Maggio 2014
SCIENZA & VITA: SU ‘UNO DI NOI’ LA COMMISSIONE EUROPEA NON RISPETTA LA VOLONTA’ DEI CITTADINI
“Il voto contrario con cui la Commissione Europea, proprio nell’ultimo giorno del suo mandato e all’indomani delle elezioni, ha stoppato l’iniziativa “Uno di noi” è un grave tradimento della volontà popolare, ben definita, espressa da ben due milioni di cittadini europei” commentano Paola Ricci Sindoni e Domenico Coviello, Presidente e copresidente nazionali dell’Associazione Scienza & Vita che, insieme alla quasi totalità dei movimenti e delle realtà ecclesiali italiane, è stata in prima fila durante la mobilitazione.
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RomaSette
Parlamento europeo, 11 i neo eletti che hanno scelto la famiglia
Il presidente del forum Francesco Belletti ringrazia candidati ed elettori che hanno
votato tenendo presente questo «discrimine politico». Ora l'impegno a verificare la
concretezza degli impegni assunti
di R. S.
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Tempi.it
Grande successo in Francia per il film Cristiada, che ha già lasciato 25 mila spettatori «sconvolti e commossi fino alle lacrime»
maggio 25, 2014 Leone Grotti
Intervista a Hubert de Torcy, presidente di Saje, piccola casa che ha distribuito la pellicola e ha vinto la scommessa. E per il sito di riferimento francese per il cinema è tra i «migliori film di tutti i tempi»
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Avvenire 27-5-14
Sudan
Meriam ha partorito in carcere
Nelle prime ore di oggi Meriam, la 27enne sudanese condannata all'impiccagione per aver rifiutato di rinunciare al cristianesimo, ha dato alla luce una bambina. La ventisettenne ha dato alla luce la sua secondogenita, che si chiama Maya e pesa 3 chili, nell'ala ospedaliera della prigione in cui è detenuta da febbraio.
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Avvenire 20-5-2014
L'anniversario
PIO VII, Il ritorno del Papa prigioniero
di Franco Cardini
Il ritorno di papa Pio VII a Roma, all’immediato indomani dell’abdicazione di Napoleone a Fontainebleau, è divenuto – al pari del resto della sua deportazione in Francia alcuni anni prima – una pagine di storia tra le più note di quel turbolento periodo, grazie a una vivace e storicamente attendibile ricostruzione cinematografica nel Marchese del Grillo: senza dubbio uno dei capolavori del grande Alberto Sordi, nel quale l’interpretazione di papa Chiaramonti era affidata a un indimenticabile, umanissimo Paolo Stoppa.
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Avvenire 21-5-2014
Cristiana perseguitata
Meriam incatenata in cella, sta male
Non solo è stata condannata a morte per non aver accettato di abiurare la sua fede, lei cristiana ortodossa in un Paese, il Sudan, in cui il sistema giudiziario è basato sulla legge coranica.
Di più: nel carcere di Khartum in cui è detenuta, Meriam Yahia Ibrahim Ishag è trattenuta con catene alle caviglie. Una condizione ancor più drammatica per una donna incinta all’ottavo mese. Le sue gambe sono gonfie e le è anche stata negata la possibilità di una visita medica.
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Tempi.it
Il mistero nuziale e la sfida di non lasciare le nuove generazioni davanti a un «vuoto d’origine»
maggio 20, 2014 Redazione
La recensione del libro del cardinale Scola firmata da Eugenia Scabini: «Occorre ritornare al messaggio che ci proviene da quell’antropologia del Principio che ci riconduce all’atto creativo di Dio»
Questa sera (ieri n.d.r.) a Roma sarà presentato Il mistero nuziale, il libro del cardinale di Milano Angelo Scola di cui Tempi vi ha già parlato grazie alle recensioni di Mattia Feltri e Luigi Amicone. Oggi su Avvenire compare un altro interessante contributo a firma di Eugenia Scabini, professoressa di Psicologia dei legami familiari presso la facoltà di Psicologia dell’Università cattolica di Milano, di cui è stata preside dal 1999 al 2011.
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AsiaNews 16/05/2014
P. Samir: La condanna a morte di Meriam, un concentrato di crudeltà e di offese ai diritti umani
di Samir Khalil Samir
La donna sudanese, educata nel cristianesimo, è stata condannata a morte per apostasia e a ricevere 100 frustate per adulterio, avendo sposato un cristiano. Il radicalismo islamico sta diffondendo la violenza nel mondo. Per i musulmani è tempo di denunciare questo islam violento, scegliendo "l'islam della città", non "l'islam beduino del deserto".