Studenti alla marcia anti-aborto. Il ministero manda gli ispettori!!!
Controlli da Roma ai due istituti di Caserta che avevano annunciato la presenza alla marcia.
Nessun controllo, invece, per le costosissime pseudo-consulenze dell'arcigay, che si finanzia attraverso le scuole in tutta Italia.
Nessuna risposta della Ministra alla richiesta dell'obbligatorietà del "consenso informato" dei genitori per l'indottrinamento al sesso libero e all'ideologia omosessualista fatto praticamente in tutte le scuole di Stato.
E' ora di dire "basta" all'indottrinamento obbligatorio dei Governi di sinistra!
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Vietato sfilare per la vita. E se lo fai puoi rischiare il linciaggio e gli ispettori a scuola.
È successo al preside dell’istituto “Foscolo” di Teano-Sparanise, in provincia di Caserta, Paolo Mesolella, colpevole di aver partecipato sabato scorso alla marcia per la vita promossa da alcune associazioni di area cattolica, insieme ad alcune decine di studenti.
Non poteva farlo ed è stato “bacchettato” dal direttore dell‘Ufficio scolastico regionale della Campania, Luisa Franzese. «Ha sbagliato. La scuola deve essere super partes e non prendere posizione, specie nei giorni in cui si tengono le lezioni».
Poche parole per mettere in cattiva luce il dirigente scolastico che ha preso parte all’iniziativa pubblica contro l’aborto, organizzata a Caserta dal Centro culturale San Paolo, dal Comitato No 194, dal Movimento per la Vita e altre associazioni.
Nel polverone è finito anche il preside dell’istituto Galileo Ferraris di Caserta, anche lui impegnato nella marcia per la vita.
Vietato sfilare per la vita
Sotto il pressing della Cgil e della rete degli Studenti di sinistra, il ministero dell’Istruzione lunedì ha inviato ispettori nella scuola casertana per approfondire l’accaduto. Invece di pensare alle aule che mancano, alle cattedre vacanti, agli istituti fastiscenti e al degrado della scuola pubblica, il ministro Stefania Giannini occupa il suo tempo a inviare ispettori per “approfondire” la partecipazione di un preside a un corteo a difesa della vita. «Chi gestisce strutture pubbliche deve aver la capacità di tener conto di tutte le diverse idee che esprime la società, amministrare e fare una sintesi. Un dirigente, come privato cittadino, è libero di partecipare a queste manifestazioni, ma non quando riveste funzioni pubbliche e nei giorni in cui si tengono le lezioni. Non può dunque impegnare la scuola, che è la casa di tutti», ha detto il direttore dell’Ufficio scolastico regionale.
Gli ispettori del ministro Giannini
Sulle note di Venditti Che fantastica storia è la vita, i manifestanti (la marcia si è svolta contemporaneamente a Caserta e a Milano) hanno sfilato in difesa della vita contro l’aborto: canti, striscioni, foto. Tra i partecipanti anche don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano.
Immancabili le proteste delle associazioni di omosessuali e dell’Unione degli Atei ed Agnostici di Caserta che sono rimbalzare sul web costringendo altri istituti a prendere le distanze dall’evento.
Grande sorpresa da parte del preside del Foscolo che non si aspettava un simile polverone: «“L’invio degli ispettori del Miur nella mia scuola mi ha lasciato molto perplesso; c’erano anche altre scuole rappresentate alla marcia di Caserta, che tra l’altro era per la vita in generale, e non contro l’aborto. E poi la circolare che presentava l’evento parlava chiaramente di “quinta edizione del Corteo per la vita” e non faceva nessun riferimento all’aborto o alla legge 194. I ragazzi non portavano volantini o cartelloni conto l’aborto ma solo uno striscione con sopra scritto “Che magnifica storia è la vita”, una canzone di Antonello Venditti. Tutto e’ stato frainteso e strumentalizzato. Siamo andati a sentire don Maurizio Patriciello che parlava del valore della vita nella Terra dei Fuochi e nessun ragazzo è stato obbligato a venire. Tutti avevano l’autorizzazione scritta dei genitori; nei giorni scorsi era arrivato a scuola un volantino delle associazioni che hanno organizzato la marcia, e che tra l’altro da anni organizzano il Festival della vita, cui hanno sempre partecipato numerose scuole, anche Scuole Medie, senza che ci siano mai state polemiche. Don Patriciello viene sempre nelle scuole e nelle università, e noi non possiamo andare ad ascoltarlo fuori scuola, nella bellissima piazza Vanvitelli?”».
Stralcio di vari articoli, in particolare: di Romana Fabiani: "Caserta, un preside sfila per la vita. E il ministro gli manda gli ispettori", in Secolo del 11/10/2016