Avvenire 29 settembre 2012
MISTICA
Ildegarda, musica e pittura del creato
Ildegarda di Bingen (1098-1179) protestava di essere <+corsivo>paupercula<+tondo>, di non avere appreso che i Salmi e i Vangeli. Riferiva a Dio il dono delle visioni da cui attinse la sterminata sapienza che riversò nelle sue opere. Iniziò a dettarle a quarant’anni, quando la voce le ordinò di scriverle, e le accompagnò con miniature straordinarie, che sbalordirono Goethe. Apparvero così Scivias («Conosci le vie», un titolo rivelato, 1141-1151), la cui ultima visione anticipa la stesura dei canti liturgici di Symphonia harmoniae caelestium revelationum («Sinfonia dell’armonia delle rivelazioni celesti», 1151-1158) e del dramma musicale di Ordo virtutum («Ordine delle virtù», 1141-1151); il Liber vitae meritorum («Libro dei meriti della vita», 1158-1163); il Liber divinorum operum (Libro delle opere divine, 1163-1174).