Il 24 maggio la Chiesa di Cristo festeggia la Beata Vergine Maria Ausiliatrice.
La festa è stata istituita da Papa Pio VII il 24 maggio 1815, in ringraziamento a Maria per la sua liberazione dai cinque anni di galera in cui lo aveva gettato Napoleone, ma la grande occasione dell’utilizzo ufficiale del titolo “Auxilium Christianorum” si ebbe con l’invocazione del grande papa mariano e domenicano san Pio V (1566-1572), che le affidò le armate ed i destini dell’Occidente e della Cristianità, minacciati da secoli dai turchi arrivati fino a Vienna, e che nella grande battaglia navale di Lepanto (1572) affrontarono e vinsero la flotta musulmana.
Per chiedere anche noi l'aiuto di Maria, vogliamo offrire in dono agli utenti registrati di totustuus.it il libro:
A Dio. Sotto la guida di Sant'Ignazio
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Presentazione: Se l'autore di questo libretto, Padre Rodolfo Plus S.J., potesse vedere a che livello di degrado i suoi confratelli hanno ridotto la spiritualità di Sant'Ignazio di Loyola, chiederebbe senz'altro di passare ad una delle nuove e dinamiche Congregazioni che si ispirano agli Esercizi di Sant'Ignazio. Se, oggi, nonostante quello sfacelo, totustuus.it ripropone il testo di un antico gesuita sulla sua spiritualità, è proprio perchè essa è tornata alle vita e alle origini in almeno due nuovi e grandi istituti religiosi.
Ma che significano, prima di tutto, queste espressioni: la spiritualità, le spiritualità?
Si chiama spiritualità l'ideale di vita e l'insieme dei mezzi proposti dalla Chiesa per far progredire le anime nella virtù e nell'unione con Dio.
Il Messia ci ha detto per quale via dobbiamo andare al Padre: il Padre è il Termine; Egli, il Cristo, la via. In questo senso non c'è che un'unica spiritualità.
Ma per seguire quest'unica via, questo cammino di Gioia nella fedeltà, nell'abnegazione e nella carità, non c'è bisogno di un equipaggiamento a modello uniforme, " standardizzato".
Nel corso della vita della Chiesa nasceranno, infatti, tanti santi e specialmente tanti fondatori di Ordini religiosi; i quali praticheranno certamente tutti il Vangelo, ma daranno ciascuno a questa, pratica un'impronta propria. Tutti proclameranno tutto l'ideale del Maestro; ma, di questo ideale, ciascuno si applicherà a riprodurre, di preferenza, questa piuttosto che quell'altra virtù e perciò, evidentemente, insisteranno di preferenza piuttosto su questa che quell'altra serie di
mezzi.
Qual è lo spirito particolare della spiritualità ignaziana?
Quali i caratteri che ad essa sono propri? Ci pare che la risposta si possa stringere sui quattro punti seguenti:
- spiritualità derivata dalla vita e che si adatta ad ogni genere di vita;
- spiritualità di combattimento;
- spiritualità incentrata nel Cristo;
- spiritualità orientata verso il massimo di rendimento apostolico.
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