Nacque a Corinaldo (Ancona) il 16 ottobre 1890. Maria era la seconda di sei figli. Quando suo padre morì e la madre dovette iniziare a lavorare a Maria venne dato l'incarico di badare alla casa e ai suoi fratelli. Alessandro Serenelli, un giovane di 18 anni innamoratosi di Maria, il 5 luglio del 1902 la aggredì e tentò di violentarla. Alle sue resistenze la uccise accoltellandola. Maria prima di spirare perdonò l’assassino che fu condannato a 30 anni di prigione. Maria Goretti fu proclamata santa nel 1950 da Pio XII.
Il ritorno dell'umano consorzio dalla apostasia alla fede, da cui ogni civile rinnovamento, non può essere che l'opera del sovrannaturale, cui appena remotamente l'uomo vale a coadiuvare. Questo ci persuade la religione coi suoi dogmi, questo sono tratti a confessare, nello scoramento di inefficaci sperimenti, forti pensatori moderni (Schlegel, Lacordaire, de Decker).
Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica. GIUSTIZIA (lat. iustitia da ius = diritto): include essenzialmente il concetto di diritto, il quale soggettivamente è l'inviolabile facoltà morale di avere o di fare qualche cosa in propria utilità, oggettivamente è ciò che è dovuto a un altro.
Non s'intende propugnare il principio della libertà d'insegnamento in assoluto, che involgerebbe l'affermazione della libertà del pensiero nel senso razionalistico, quasi questo nelle sue investigazioni non avesse d'uopo di alcuna norma oggettiva, e fosse inoltre emancipato da ogni adesione a verità soprannaturali rivelate, e perciò dalla Chiesa che ne è custode. Né si intende di dire che la facoltà d'insegnare pubblicamente si debba in tesi concedere a tutti indistintamente, tenendosi indifferente lo Stato fra istituti d'insegnamento cristiano od ateo.
Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica. GIUDIZIO: è il rendiconto della propria vita, che ogni uomo deve dare dopo la morte a Dio, Signore e Giudice supremo, per riceverne secondo i meriti il premio o il castigo.
Nato vicino Saragozza entrò nell'Ordine domenicano nel 1780. Compiuti gli studi, partì per le Filippine. Raggiunse, poi, il Vietnam dove fu eletto Vescovo. In cinquant'anni di apostolato missionario, convertì molti pagani, ordinò sacerdoti molti indigeni ed eresse molte case religiose. Quando il re del Tonchino iniziò la persecuzione dei cristiani, S. Ignazio, insieme ad altri confratelli, fu arrestato il 13 maggio 1838. Dopo mesi di durissima prigionia, morì all'alba del 12 luglio, poche ore prima dell'esecuzione capitale.
Nacque in Valencia (Spagna) il 5 gennaio 1530. Abbandonò la carriera militare che aveva intrapreso per entrare nell'Ordine dei Minimi. Si manifestò sempre colmo di Dio, capace di decisioni impegnative e spesso provvidenziali. Eccelse nell'osservanza della Santa Regola e per la sua grande umiltà. Già in vita veniva additato come "Santo", e gli si attribuirono numerose intercessioni e miracoli. Morì il 14 luglio 1604 e venne beatificato da Pio VI il 17 settembre 1786.
Rimane ben arduo giustificare logicamente e storicamente quella specie di conciliatorismo, a cui inclinano e si acconciano negli ultimi tempi non pochi scrittori cattolici di scienze filosofiche, naturali e sociali, i quali, o per scoraggiamento dell'animo fra persistenti conflitti di cui agevolmente non si scorge il termine, o per il sentimento commendevole di agevolare il ritorno di nobili intelligenze alla fede, o per non so quale paura di esser detti retrogradi, fanno alla scienza razionalistica concessioni infondate, frettolose, audacissime, fino all'estremo limite, che rasenta l'eresia. Dai cultori dell'ermeneutica biblica, ai filosofi di professione, ai naturalisti e sociologi, è ben noto che in tutte le nazioni cattoliche, anche in Italia, intra iliacos muros peccatur et extra.
Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica. GIANSENISMO: è l'eresia di Giansenio (Janssens, +1638), olandese, vissuto molto tempo a Lovanio, dove era viva la memoria e la dottrina di Baio.