Il 13/2/19, nel grattacielo della Regione Emilia-Romagna, si è svolta un?audizione conoscitiva di cinque ore sul pdl regionale contro l?omotransnegatività e le presunte discriminazioni da orientamento sessuale.
Gli esponenti del Partito Democratico (Roberta Mori PD, Susanna Zaccaria PD e altri delle amministrazioni comunali PD e 5stelle) hanno potuto parlare senza limiti di tempo e di numero, tentando di nascondere i contenuti del progetto di legge eterofobo, che vuole distruggere la famiglia naturale e introdurre la dittatura gender nella Regione (vedere: [www.gaynews.it] ).
Unica voce contraria alla quale è stato permesso di parlare, quella del relatore minoranza Michele Facci del Movimento sovranista: «Non credo che questo progetto di legge sia indispensabile, credo che le discriminazioni possano essere perseguite con i mezzi che già esistono».
Una quarantina le persone audite, soprattutto, a nome di associazioni: 2/3 della lobby LGBT (spesso associazioni composte da una sola persona) e 1/3 le associazioni critiche, anche se con contenuti diversi.
Fermissimi nella difesa della famiglia naturale: Fattisentire.org, il Comitato Difendiamo i Nostri Figli (Gandolfini) e la Onlus Spetroliamo di Bologna, il Comitato Genitori Attenti di Imola, l?Associazione Genitori di Modena, il Comitato Civico di San Felice sul Panaro.
Per tutti i pro-famiglia e i cattolici è comunque chiaro che
– si vuole introdurre una discriminazione una «legge ideologica e indottrinante, pericolosamente liberticida e autoritaria» (A.Ge. Modena, vedere: [www.fattisentire.org] );
– il laicato dipendente dai vescovi «esprime un parere fortemente contrario» (vedere [https:]] );
– è invece molto più urgente «una legge contro l’eterofobia e contro chi odia la famiglia naturale» (vedere: [www.fattisentire.org] ).
Infatti, le audizioni sono state accompagnate dai soliti cori di minacce, dileggi, interruzioni da parte degli LGBT: solo la costante presenza di esponenti e funzionari dei partiti di centro-destra (in particolare della Lega per Salvini), rimasti per tutto il tempo in aula, hanno impedito le consuete violenze sui pro-famiglia, violenze che si ripetono fin dai tempi delle Sentinelle in piedi (vedi foto in alto a destra).
Dietro allo scontro, Radio Città del Capo (nata dalla scissione di Democrazia Proletaria) riporta i timori di chi vuole imporre il socialismo (abolire la famiglia, la religione, la proprietà privata) agli emiliano-romagnoli: l?ex senatore PD F. Grillini ha chiesto al centrosinistra di «non dividersi» (vedere: [https:]] ).
Timori molto fondati: Mons. Camisasca, vescovo di Reggio Emilia, ha immediatamente fatto trasmettere un comunicato di ferma condanna (vedere: [www.forumfamigliereggio.it] ).
Da segnalare, infine, la prima presa di posizione del centro-destra contro la legge sull’omotransnegatività: il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d?Italia) la riconosce come «Legge bavaglio per elargire risorse all’associazionismo Lgbt». E rivela: « È lo stesso Osservatorio regionale contro le discriminazioni [?] che fornisce dati assolutamente clamorosi: 16 casi in 8 anni in tutta l?Emilia-Romagna e uno solo nel 2017» (vedere: [www.parmatoday.it] ).
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