Un eccellente teologo e un ardente predicatore che ha portato alla conversione molte anime e ha offerto una vita breve e intensa per la libertà del suo Paese. Questo il ritratto del domenicano padre Tomas Tyn di cui l'arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra ha aperto ieri, nella basilica di San Domenico, il processo diocesano di canonizzazione. Nato a Brno, nella Repubblica ceca, il 3 maggio 1950 Tyn fu educato alla fede cattolica. Dotato di straordinarie capacità di apprendimento dopo gli studi elementari si trasferì, grazie a una borsa di studio, a Digione, in Francia, dove nella locale Accademia conseguì il baccellierato per l'insegnamento di lettere e filosofia e conobbe l'Ordine dei predicatori.
Seguendo la vocazione giovanile entrò nel noviziato domenicano di Warburg in Germania. Nel 1973 si trasferì a Bologna per completare la formazione religiosa e dottrinale. Qui insegnò teologia dogmatica nell'allora Studio teologico accademico bolognese. "Tyn - racconta padre Giovanni Cavalcoli vice-postulatore della causa di canonizzazione - era un spirito profondamente amante della verità. Accompagnò l'insegnamento con una molteplice attività di predicatore e sacerdote presso persone di ogni ceto e categoria sociale. Aveva un'eccezionale intelligenza e una vastissima cultura; amava tuttavia farsi piccolo con i piccoli".
Angustiato per le condizioni della Chiesa nell'allora Cecoslovacchia, pensò di offrire la propria vita per la sua liberazione dal giogo comunista. "Il Signore - spiega padre Cavalcoli - accettò la sua offerta" Padre Tomas, colpito nell'ottobre del 1989 da un male terribile e dolorosissimo, che egli sopportò con eroica serenità, morì a Nekargemund (Germania) il primo gennaio del 1990 a soli 39 anni, proprio nel momento in cui nella sua patria il regime comunista era sostituito dalla democrazia.