In occasione della presentazione di #Yoelijo (#ioscelgo), una campagna a difesa della libertà di istruzione in 730 scuole e presso 150 mila famiglie della Comunità Valenciana, l’Arcivescovo di Valencia, il Cardinale Antonio Cañizares ha dichiarato che
“La più grande minaccia che l’umanità vive in questi momenti è la minaccia dell’ideologia di genere. E’ una minaccia molto seria, perché porta al deterioramento della nostra umanità. Senza umanità non c’è società, senza uomini non c’è convivenza. Senza la verità sull’umano non ci sarà mai un insegnamento veramente umano e umanizzante“.
Per il cardinale spagnolo imporre l’ideologia gender, anche attraverso delle pene terribili, “è qualcosa che non possiamo sopportare e tollerare” per questo ha invitato i cattolici a mobilitarsi avverso l’ideologia gender, attraverso tutti i mezzi possibili come i social network, la televisione, le conferenze stampa, e “in mille altri modi“.
“Imporre un’antropologia attraverso l’insegnamento è un crimine“, ha attaccato Cañizares. Questo perchè “viola la coscienza dei piccoli nei loro primi anni di vita e li vuole temprare e modellare conformemente a convinzioni che non sono quelle che aiutano a far crescere l’umanità nella verità e nella libertà“.
Il Cardinale ai partiti di destra e a quelli di sinistra ha detto che “dovrebbero imparare che sia la libertà religiosa che quella di educazione sono fondamentali per una società pacifica“.
Partecipando alla presentazione della campagna per l’istruzione gratuita #Yoelijo, iniziativa tenutasi presso il palazzo Arcivescovile di Valencia, il Cardinale ha ricordato che sia in Spagna che in altre nazioni “leggi e regolamenti minacciano la libertà d’educazione e spesso la violano. Vogliono imporre dittatorialmente l’ideologia di genere a tutti i livelli di istruzione“.
Per Cañizares ai genitori dovrebbe essere garantito il diritto costituzionale di educare i loro figli secondo le loro convinzioni morali e religiose. Di conseguenza, “non è l’Amministrazione, lo Stato, che decide o concede come grazia la libertà ai genitori di educare i figli, perché questo è un diritto inalienabile. Quando non c’è pieno esercizio della libertà di educazione è in gioco la libertà della società. I tagli o gli impedimenti alla libertà di istruzione influiscono in modo decisivo sulla famiglia e la mettono in pericolo“.
Il capo dell’Arcidiocesi di Valencia ha, inoltre, ricordato che “promuovere il diritto alla libertà religiosa è essenziale per una società autenticamente pacifica“. Secondo il cardinale è quello che ha fatto Papa Francesco durante il suo viaggio a Dubai. “Quando c’è la libertà religiosa c’è la pace, c’è la coesistenza, una coesistenza nella libertà“.
La campagna #Yoelijo ha il sostegno di 730 scuole e più di 150 mila famiglie di Valencia e riunisce un folto gruppo di cittadini attraverso l’Arcivescovado di Valencia e i vescovadi di Segorbe-Castellón e Orihuela Alicante, l’Università Cattolica di Valencia San Vincenzo martire, la Cardenal Herrera University, le scuole cattoliche di Valencia, la federazione dei centri educativi di Valencia e la fondazione San Vincenzo martire del Collegio Diocesano.
di Matteo Orlando – 06/02/2019 – per [www.ilgiornale.it]
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