E’ ufficiale: la ministra Fedeli non ha neanche il diploma di maturità
Dopo le dichiarazioni del neoministro all’Istruzione Valeria Fedeli di poter fare tranquillamente la ministra senza avere la laurea è intervenuto Mario Adinolfi, ex Direzione Nazionale del PD, il quale affidandosi a facebook ha affermato che non solo la ministra non ha la laurea ma non ha nemmeno il diploma di maturità.
Insomma per la prima volta – andiamo a memoria – nella storia della Repubblica, il ministro che deve dare le linee politiche all’Istruzione sia alla scuola che all’università non solo non è in possesso della laurea che “erroneamente” aveva dichiarato nel suo CV, ma non ha nemmeno il diploma.
E’ inutile dirvi che sul web oltre all’ironia feroce tipica degli utenti della rete si sta registrando l’indignazione dei docenti che chiedono le dimissioni immediate del ministro.
Siamo sicuri che la neoministra all’Istruzione non abbia nemmeno il diploma?
Il quotidiano Libero si dice sicuro: non ha il diploma.
Il giornale ha contattato lo staff della ministra Fedeli chiedendo se le affermazione di Mario Adinolfi corrispondessero al vero.
Lo staff – scrive il quotidiano – “non ha potuto far altro che confermare le parole di Adinolfi. Il corso frequentato – sottolineano dallo staff – è quello triennale della Scuola magistrale. E alla fine del percorso di studio non è previsto l’esame di maturità. Inoltre affermano, sempre dallo staff, che in questo caso il ministro non ha mai inserito nel Cv informazioni imprecise su questo punto”.
Da:
[www.informazionescuola.it]
ELENA DONAZZAN ASSESSORE SCUOLA DEL VENETO:
A NEO MINISTRO FEDELI DICO:
"NO A TEORIA GENDER IN CLASSE, IL VENETO CONTRARIO A OGNI FORZATURA IDEOLOGICA"
14 Dicembre 2016 14:40
Il Veneto si è già espresso chiaramente, ai massimi livelli istituzionali, contro l'insegnamento a scuola di teorie 'gender' che destrutturano la famiglia naturale. Sappia il nuovo ministro che vigileremo, che scuole e genitori terranno alta la guardia nel segnalare alla Regione ogni eventuale forzatura che dovesse avvenire nei luoghi deputati all’educazione pubblica di bambini e ragazzi.
Quanto appreso dalle cronache in merito al neo ministro Valeria Fedeli, alla quale è stata affidata la massima carica per l'Istruzione in Italia mi preoccupa moltissimo.
La principale posizione politica che pare caratterizzare il profilo dell'ex sindacalista della CGIL, è la sua propensione a diffondere nelle scuole la teoria del genere. Al nuovo ministro ricordo che la Regione Veneto, che ispira la propria azione amministrativa alla promozione della famiglia naturale, fondata sull'unione tra uomo e donna , che ha pubblicamente aderito al Family day e che ha formalmente impegnato i precedenti governi a non applicare il documento standard dell'Oms per l'educazione sessuale in Europa, terrà alta l'attenzione su ogni eventuale intervento ministeriale diretto a veicolare nelle scuole teorie ideologiche che considera pericolose per una corretta educazione all'identità di genere e alla tutela del valore costituzionale della famiglia naturale.
Che il nuovo ministro parta male è oggi oggetto della cronaca ma mi auguro non voglia usare una carica delicata come il dicastero all'Istruzione per piantare bandierine ideologiche che mirano a cambiare i connotati culturali del popolo italiano!