Massoneria: "Seminare il dubbio"
Quasi mai un cambiamento sociale è spontaneo; quasi sempre c'è una minoranza elitaria che prepara il sommovimento: gli agenti della Rivoluzione.
La massoneria è una di queste minoranze che, prima dell'arcigay e del Partito radicale, ha operato per la dissoluzione d'Italia e dell'Occidente.
Ancora oggi la sua azione segue un preciso modello organizzativo e operativo che permette di influenzare il nostro modo di pensare.
Ancora attualissima l'enciclica "Humanum genus".
Alcuni recenti e utili informazioni ricavate da una celebrazione.
Massoni, metti una sera a cena con una loggia
In un hotel per i 130 anni della ‘Risorgimento VIII Agosto’ Bisi, il Gran Maestro: «Non si parla di religione e politica»
Bologna, 26 settembre 2016 - «Le nostre riunioni sono così segrete che la cena per i 130 anni della loggia si tiene nel ristorante di un hotel, sotto gli occhi di tutti». Sono circa 120 i partecipanti alla festa per un compleanno speciale: quello della loggia massonica ‘Risorgimento VIII agosto’, la più antica di Bologna e quella che oggi conta il numero maggiore di iscritti. Una serata normale, quella di sabato, al Savoia: completi scuri e cravatta per gli uomini, tacchi e giro di perle per le signore.
Le quali, certo, hanno raggiunto i mariti soltanto a cena, perché nella prima parte, quella dei ‘riti’, non sono ammesse. Ed è lì, a metà pomeriggio, che compaiono grembiuli e spadoni. «Cappucci? Ma per favore, sono stati aboliti da anni». In una sala riservata dell’hotel è stato ricostruito un ‘tempio’: 12 colonne, candelabro a 7 bracci, squadra e compasso.
L’età media è alta, ma ci sono anche tanti quaranta-cinquantenni. Molti si avvicinano, stretta di mano e sorriso, pochi aggiungono il cognome dopo il nome. «Eppure tutti sapevano che stasera alla cena avrebbe partecipato l’occhio del Carlino e nessuno ha scelto di non venire». Al vertice della loggia festeggiata c’è un dirigente di banca.
L’unico che per statuto può parlare pubblicamente è Stefano Bisi, Gran Maestro (il capo nazionale) del Grande Oriente d’Italia.
La ‘Risorgimento VIII Agosto’ venne fondata nel 1886 da Carlo Carli, quello che nel 1890 sarebbe poi diventato sindaco di Bologna.
Tra i membri onorari Giosue Carducci, Gaetano Tacconi (sindaco dal 1875 al 1889), Andrea Costa, Quirico Filopanti.
Ora è una delle 13 logge del Grande Oriente sotto le Due Torri. Ha 67 iscritti.
«A Bologna saremo circa 600. Mille e 200 in tutta la regione, divisi in 42 logge», fa i conti Bisi.
I ‘fratelli’ si riuniscono due volte al mese. «Dove? Ma a Bologna lo sanno tutti: in via Castiglione, a fianco di Palazzo Pepoli.
Nei locali ci sono due ‘templi’ e le 13 logge si trovano tutte lì, ruotando a turnazione», prosegue Bisi. Come con il calcetto? Non proprio. «I nomi dei nostri iscritti non sono segreti, sono riservati. Per rispetto della privacy. Del resto, la lista degli iscritti al Pd mica è pubblica. Io non ho mai fatto mistero della mia scelta. Ma c’è tanta discriminazione al contrario e bisogna rispettare chi preferisce non rivelare l’appartenenza a una loggia».
Medici, avvocati, commercialisti, informatici, ingegneri e manager. «Ma non è una cricca, non siamo una élite. È necessario studiare, documentarsi, leggere molto. Avere voglia di coltivare il dubbio. Con una regola: non si parla di religione né di politica».
All’anno, alla Risorgimento VIII Agosto, arrivano 3 o 4 quattro domande. «Ma chi crede di entrare per ottenere favori e prebende, sbaglia di grosso. C’è l’obbligo ad aiutare i ‘fratelli’, ma sempre nei limiti del giusto e del lecito. Noi giuriamo sulla Costituzione italiana».
(Da: Il Resto del Carlino del 26/9/2016:
[www.ilrestodelcarlino.it] )