Cosa é veramente successo a Santa Rita a Parigi?
dal blog.messainlatino.it.
Nelle ultime ventiquattrore la stampa francese ed anche internazionale ha iniziato a capovolgere il senso e le responsabilità dell’increscioso fatto dello sgombero violento della chiesa Santa Rita durante la celebrazione della Santa Messa; anche la redazione di MiL ha ricevuto diverse rimostranze: i sacerdoti ed i fedeli in questione sono stati presentati come provocatori ed in piena illegalità sia canonica che civile… i due sacerdoti tradizionalisti sono stati accusati di aver esposto al sacrilegio le cose sante e di aver orchestrato questo avvenimento per mediatizzarlo.
Ebbene di tutte queste accuse, ben diffuse dai media conniventi con le autorità colpevoli di questa violenza e con una certo ambiente catto-progressista, sono falsità fatta eccezione dell’ultima: don de Tanoüarn ha dichiarato lui stesso, ma questo non ci stupisce, d’aver organizzato questa resistenza la sera prima quando é stato messo al corrente dello sfratto coatto che le forze dell’ordine avrebbero attuato l’indomani.
Egli ha invitato rapidamente numerosi fedeli e persone di spicco e l’indomani si sono ritrovati, fatto miracoloso a Parigi ad Agosto, alle 6 del mattino, in più di settanta fedeli di tutte le età fra i quali anche qualche amministratore con tanto di fascia tricolore ed in particololare il Sindaco del XV distretto di Parigi, cioé il territorio in cui si trova la chiesa Santa Rita (questo prova che non si é mai voluta nascondere la premeditazione della resistenza).
Occorreva salvare questo sacro edificio che da Ottobre 2015 era diventato un Centro di Messa (nella forma tridentina) con più di 150 presenze la domenica… e questo centro di messa non era il solito garage del quale spesso debbono accontentarsi i fedeli della messa in latino ma era una bella chiesa!
Purtroppo questo bel tempio era stata incautamente destinato alla vendita ed alla distruzione grazie ai permessi concessi dalla la Repubblica Francese all’associazione che ne era proprietaria e che aveva messo alla porta una setta gallicana che la occupava in precedenza per poi vendere tutto.
In Francia si distruggono chiese, si erigono moschee mentre sacerdoti si fanno sgozzare durante la celebrazione della Messa e nei luoghi di culto salafisti si meditano piani per distruggere l'occidente.
Don de Tanoüarn ha detto no, ed ha voluto provare a salvare questo edificio riuscendo a far slittare la data di demolizione e rendendolo un luogo di fede della Santa Chiesa.
Credo che non sia necessario insistere sul fatto che quindi questa chiesa non era più gallicana ma era ormai officiata in rito romano antico da sacerdoti in comunione con la Chiesa.
Andiamo dunque a riprendere alcuni dichiarazioni, facilmente ritrovabili sul web, di don de Tanoüarn affinché alcune cose siano chiare e che si cessino certe calunnie: innanzittutto, il sacerdote dichiara che l’intenzione era di procedere ad una protesta pacifica e spirituale: qual’é l’arma più pacifica e più spirituale della quale i cattolici dispongono, se non la Santa Messa?
Avrebbero protestato con delle messe e cosi’ é stato!
Il sacerdote tiene anche a precisare che non c’é stata profanazione diretta delle Sacre Specie, ma solo una Messa finita tra il gas (lacrimogeno) che l’ha obbligato a consumare in anticipo la Santa Comunione.
Le forze dell’ordine si sono manifestate in effetti un po’ troppo zelanti a discapito dei ministri di Dio (le foto le abbiamo già viste!).
Comunque il sacerdote trascinato per terra non era il celebrante ma don Billot che proteggeva l’accesso all’altare.
In un caso analogo ma in un culto differente, per esempio islamico o ebreo, le forze dell’ordine avrebbero agito nello stesso modo?
É lecito domandarcelo!
Teniamo a precisare che il prefetto della polizia nel suo comunicato parla dell’espulsione di trenta persone e che tutto si é svolto senza problemi e turbamenti, ma le foto le abbiamo viste.
Santa Rita deve vivere, ripetono i due sacerdoti, e questa storia non puo’ concludersi con queste scene di violenza o con i calcoli di lucro di qualche promotore immobiliare che vuole approfittare dell’imprudenza dello stato che fa distruggere monumenti storici come questo.
Chiesa occupata é vero illegalmente (diritto civile) ma per cercare di salvarla; chiesa occupata con una tolleranza dell’Arcidiocesi di Parigi della quale don de Tanoüarn ha un permesso scritto per celebrare per i fedeli di Santa Rita come anche é da anni in regola per le facoltà di confessare concesse dall’autorità ecclesiastica locale (diritto canonico, alla faccia di tutti coloro che attaccano l’istituto del Buon Pastore); Messa celebrata in condizione precarie ma con sufficiente difesa e per protestare pacificamente e spiritualmente a questa distruzione ingiusta!
Occupazione, resistenza organizzata per scuotere l’opinione pubblica; in fine, mediatizzazione di questo scandalo attuato dalle forze dell’ordine, per mostrare che la Francia non rispetta la Fede dei suoi cittadini e non teme di spruzzare gas lacrimogeni su degli inermi cattolici che per quanto occupassero illegalmente un luogo, per quanto usassero la messa per difendersi, non meritavano affatto questo trattamento ma chiedevano solo di essere ascoltati per salvare questo edificio.
In effetti i confratelli parigini ammettono di aver avuto l’innocenza di pensare che sarebbe stato possibile dopo la messa di parlare con gli uomini del corpo speciale venuti in missione di sfratto approfittando anche della presenza dei rappresentanti del popolo che erano presenti nella chiesa… ma i fatti hanno dimostrato il contrario.
Dove sono allora la "liberté, l’égalité et la fraternité »?
Dov’é la libertà di culto e di espressione tanto vantati da questo popolo figlio della rivoluzione, che più che una liberazione fu una nuova schiavitù?
Ammesso e non concesso che vi siano anche, in buona fede, tante colpe o imprudenze dalla parte di questa resistenza, non si possono tollerare tali violenze su una manifestazione pacifica e soprattutto religiosa.
Dodici camion dei corpi speciali sono stati mobilitati per lo sgombero di Santa Rita… solo due camion erano sul lungomare di Nizza quando il vile attentato ha ucciso cittadini inermi schiacciati dalla furia omicida islamica.
Si vede che gli interessi economici per la distruzione di un monumento e la costruzione di un parcheggio e di appartamenti sono sicuramente più importanti che il bene della patria.
In Francia numerosi appartamenti privati sono occupati da delinquenti e clandestini ma i poveri proprietari (spesso persone anziane) non riescono a recuperarli perché non sarà mai utilizzato un tale dispiego di forze dell’ordine per rendere giustizia a questi indifesi cittadini… ma per Santa Rita si, é stato fatto… e questo suscita molti interrogativi sul retroscena economico di questi fatti.
Chiudiamo con la stessa conclusione di un articolo assai equilibrato uscito su Zenit: "Il destino che attende santa Rita é lo stesso che é spettato a tantissime altre chiese in Francia e in altri paesi al di sopra delle Alpi.
Dal 2000 al 2013 sono state rase al suolo venti chiese in Francia e, secondo un rapporto del Senato francese, altre 250 si apprestano alla stessa sorte.
La società dei consumi spazza via ogni luogo che non genera profitto.
Ció che non potrá spazzare via é peró la fede indomita di uomini e donne come quelli che hanno opposto resistenza all’interno di Santa Rita. »
Don Giorgio Lenzi IBP
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