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Le postine di Dio
fonte: SIR
(Sir) A Karachi nel centralissimo quartiere di Saddar, le Figlie di San Paolo gestiscono una libreria che vende catechismi, bibbie e altri testi religiosi. Tra loro suor Daniela Baronchelli, 83 anni, originaria di un piccolo paesino del Bresciano. Ha vissuto per oltre 25 anni in Africa e poi, a metà degli anni Ottanta, si è trasferita in Pakistan, prima a Lahore e poi a Karachi. «Vendere Bibbie, catechismi e soprattutto audiovisivi in un quartiere come questo è pericolosissimo – ci spiega – ma abbiamo scelto questa zona perché è molto frequentata e vicina alla cattedrale di Karachi». Le minacce sono all’ordine del giorno. Oltre ai libri, le religiose vendono filmati e immagini dei profeti, il cui possesso è proibito dal Corano. «Molto spesso i talebani fanno circolare dei biglietti con scritto: “O chiudete o morirete”. Ciò che ci dicono è tremendo, ma noi continuiamo con pace e amore la nostra missione. Siamo coscienti del pericolo, ma è un rischio che si estende a tutta la cristianità. Perché oggi, in Pakistan, possiamo parlare apertamente di persecuzione». Nel 2005 la polizia ha effettuato un raid nella libreria dopo che sul quotidiano nazionale Nawa-I-Waqt degli estremisti locali avevano accusato i cristiani di vendere cd contenenti caricature della morte di Maometto. Alcuni leader musulmani avevano, perfino, emesso una fatwa – verdetto di condanna – contro i filmati e chiesto l’apertura di una causa per blasfemia. Da allora, il governo ha posto una guardia davanti al negozio, che però finisce per attirare ulteriormente l’attenzione.
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GIACOMO BIFFI: PENSIERI LIBERI DI UN GRANDE UOMO DI CHIESA – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 16 luglio 2015
La morte dell’ottantasettenne cardinale-arcivescovo emerito di Bologna (milanese di nascita e di spirito), avvenuta l’11 luglio alle 2.30, ci ha spinto a ritrovare una parte della sua numerosa pubblicistica, di forte stimolo per il cristiano (e non solo) che voglia vivere la propria testimonianza nelle difficili contingenze attuali. Per ricordarlo secondo verità non c’è modo migliore che riproporre alcuni (pochi) passi dei suoi scritti, attuali come non mai.
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culturacattolica.it - martedì 21 luglio 2015
Che cosa renderà buona la «buona scuola»?
Autore: Bruschi, Franco
Scriveva Alexia, una studentessa di quinta liceo, a proposito della riforma “La buona scuola”.
“Professori scelti e qualificati con stipendi in base al merito, niente più supplenti, lingue straniere fin dalla scuola elementare, maggiori competenze informatiche, più alternanza scuola lavoro, questo si legge nella proposta di riforma. Cose positive, ma a quando la riforma che tratterà del cuore, delle domande, dei desideri e del destino dei ragazzi?
A quando una riforma che farà di tutto per dare agli studenti dei professori che li “porteranno dentro la propria materia” per scoprire quel centro di bellezza che anni prima ha ricordato agli insegnanti stessi il significato del loro destino e che ha fatto scaturire in loro l’esigenza di trasmettere ai giovani la stessa scoperta? Solo questo aspettiamo! E’ la sola riforma necessaria e leggendo i punti de “La buona scuola” aspettavo finalmente di trovare un titolo, un paragrafo che trattasse il problema del destino di ciascun ragazzo; è di questo che dovrebbe trattare la scuola ed è proprio su questo che si dovrebbe concentrare una buona riforma che abbia a cuore le generazioni future”.
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il Foglio
Cardinali pochi, fedeli tanti. Anche il Paradiso di Dante per l’addio a Biffi
di Matteo Matzuzzi | 14 Luglio 2015 ore 20:37
Roma. La cattedrale di San Pietro era gremita di fedeli, ieri mattina, per le esequie del cardinale Giacomo Biffi, scomparso sabato e per un ventennio arcivescovo della “sazia e disperata” Bologna che lo accolse dopo l’improvvisa morte di Enrico Manfredini, vescovo da pochi mesi, nel 1984. Meno gremita lo era invece di vescovi e – soprattutto – di cardinali italiani. Solo due i porporati presenti: il presidente della conferenza episcopale, Angelo Bagnasco, e l’arcivescovo emerito di Milano, Dionigi Tettamanzi (giunto a Bologna a titolo personale). Gli altri, assenti a vario titolo. L’arcivescovo in carica, capo della diocesi in cui Biffi è nato, cresciuto e s’è formato come teologo, prete e vescovo, Angelo Scola, ha mandato un delegato nella persona dell’ausiliare Pierantonio Tremolada. Sedici i vescovi concelebranti, tra cui il novantunenne Luigi Bettazzi, che non ha ritenuto ostacolo insormontabile alla presenza in cattedrale la cappa di afa e umidità che avvolgeva Bologna. Ha citato il Paradiso di Dante, il cardinale Carlo Caffarra nella concisa omelia, quando ha ricordato che “il vescovo Giacomo amava profondamente ‘la bella Sposa, che s’acqusitò con la lancia e coi clavi’". Sentiva, ha aggiunto Caffarra, “come una sorta di gelosia – una ‘gelosia mistica’, dirà poco dopo – perché la sposa non guardasse con desiderio altri all’infuori di Cristo. Egli amava ripetermi di non fare alcuna fatica a osservare il nono comandamento, poiché la sposa che il Papa gli aveva dato – la chiesa di Bologna – era così bella da non desiderarne altre”.
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Corrispondenza Romana 15-7-2015
I vescovi della Nigeria denunciano il diktat occidentale
(di Lupo Glori) Lo scorso 8 luglio la conferenza episcopale della Nigeria, guidata da Sua Ecc. Mons. Ignatius Ayau Kaigama, ha diramato un duro e fermo comunicato nei confronti dei crescenti pericoli provenienti dalla deriva omosessualista dell’Occidente, intitolato La nostra posizione su matrimonio, famiglia e società umana.
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Appello dalle Monache Trappiste e dal Popolo Siriano
Autore: Le sorelle trappiste Curatore: Mangiarotti, Don Gabriele
Fonte: CulturaCattolica.it
venerdì 3 luglio 2015
Sempre più persone ci chiedono: ma noi cosa possiamo fare? Ora che sono evidenti per tutti le implicazioni politiche, le manipolazioni internazionali, gli interessi che hanno provocato e mantengono vivo il conflitto siriano, ora che tutti – o quasi – ne parlano, e che incredibilmente tutto – o quasi – va avanti come prima… chi davvero vorrebbe poter fare qualcosa per la Siria e soprattutto per i siriani e tutto il Medio Oriente, si sente impotente.
Ma non è così, qualcosa si può fare… Prima di tutto, non smettere di voler capire ciò che riguarda questa guerra, informarsi, cercare di ascoltare tutte le parti.
E’ già moltissimo, perché molto di ciò che è accaduto è stato possibile grazie alla disinformazione, al potere e alla violenza di una comunicazione asservita ai vari interessi di parte, così come accade purtroppo per tante altre realtà.
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il Foglio
Dio, la musica, la fede. Parola a Benedetto XVI
di Matteo Matzuzzi | 04 Luglio 2015
Di seguito, il testo del discorso integrale tenuto questa mattina dal Papa emerito Benedetto XVI a margine della consegna, da parte della Pontificia Università "Giovanni Paolo II" di Cracovia e dell'Accademia di Musica di Cracovia, del dottorato honoris causa.
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LA STRAORDINARIA VITA DI DON SALVATORE MELLONE
Fabrizio Gentile - lug 2, 2015
“Essere prete è bello”. Era questa l’espressione ricorrente che don Salvatore diceva alle tantissime persone che in questi mesi sono andati a fargli visita. Nonostante la malattia, ha sempre accolto benevolmente tutti quelli che ne facevano richiesta. Ascoltava, confortava, amava.
Il presbitero per grazia di Dio (come amava definirsi), viene vinto dal cancro alle 15.15 del 29 giugno scorso. All’età di soli 38 anni, dunque, raggiunge la casa del Padre, ma la sua testimonianza di serenità e abnegazione, di accettazione della malattia come un dono per essere più vicino a chi soffre, resta per tutti un esempio.
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IL GOVERNO RENZI STA GIÀ TRADENDO IL MILIONE DI PERSONE ANTI-GENDER. LE SENTINELLE TORNANO IN PIEDI
Il Senato ha votato la fiducia al governo sul decreto della “Buona scuola” in cui è stato inserito un emendamento che apre all’introduzione dell’ideologia di genere nell’insegnamento curricolare di ogni ordine e grado. Il tutto avviene, ovviamente, parlando di lotta alla violenza di "genere", una parola inventata dal nuovo vocabolario del pensiero unico per eliminare le differenze sessuali che permettono invece all'uomo di completarsi. Da quando questa parola fu introdotta nelle Carte delle Nazioni Unite negli anni Novanta, fu sancita ufficialmente una divisione identitaria pericolosa.