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Cocente delusione
Autore: Amato, Avv. Gianfranco Curatore: Mangiarotti, Don Gabriele
Fonte: CulturaCattolica.it
venerdì 26 giugno 2015
Riportiamo il Comunicato Stampa dei Giuristi per la Vita, a proposito di quanto accaduto in Senato. La questione educativa è questione di vita o di morte di un popolo, a cui non si possono piegare altri interessi
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Ncd partito senza identità Vota pure l'ok al "gender"
Gli alfaniani si piegano a Renzi anche sui temi etici.
Il partito di Alfano si indigna per l'emendamento sulla parità di genere. Ma l'indignazione sale e scende a comando fino a scomparire miracolosamente quando è il momento di votare la fiducia a Renzi.
Se si tratta di cavalcare la protesta di una gremita piazza cattolica, che rappresenta pure una bella fetta di elettori, allora Alfano alza la voce contro un governo che, a dire del ministro dell'Interno, vuole plagiare le nuove generazioni, annullando le differenze tra maschile e femminile.
Se invece si tratta di restare fermi sui principi sbandierati il giorno prima e dunque poi, coerentemente, votare contro il provvedimento che contiene quella norma definita tanto pericolosa all'improvviso Ncd scopre che in effetti no, quel rischio di corrompere i bambini non esiste più.
Basta ricostruire la storia di questo tanto famigerato emendamento per poi liberamente giudicare di che cosa si stia parlando e soprattutto se l'interesse a singhiozzo mostrato da Ncd non sia soltanto un modo per acquistare visibilità.
In Commissione Cultura della Camera il 15 maggio scorso, oltre un mese fa, viene approvato un emendamento alla riforma della scuola per promuovere «l'educazione alla parità di genere, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni» nelle scuole. L'intento è quello di evitare discriminazioni e violenze e infatti l'emendamento viene sottoscritto non soltanto dal Pd ma anche da Mara Carfagna ed Elena Centemero di Forza Italia e da Bruno Molea di Scelta Civica. Nessuna indignazione da parte degli alfaniani che si limitano, attraverso Eugenia Roccella, a presentare un ordine del giorno che conferma la necessità del consenso informato da parte dei genitori per tutte le attività scolastiche extracurriculari. Principio già previsto nell'ordinamento scolastico. L'odg viene approvato. Il ddl scuola, votato anche da Ncd, passa al Senato.
Durante questo passaggio però si attiva una mobilitazione nel vasto popolo delle associazioni cattoliche, sollecitata anche da articoli critici e preoccupati come quelli scritti da Mario Adinolfi per La Croce . «La prevenzione “di tutte le discriminazioni” quasi ovunque serve a legittimare corsi strapagati con fondi pubblici per propagandare le teorie gender», scrive tra l'altro Adinolfi. E così senza l'avallo ufficiale della Chiesa e della Cei o “coperture” politiche (come invece era avvenuto per il Family day del 2007) questa mobilitazione porta un milione di persone in piazza a Roma per dire “no” al matrimonio gay e al rischio della diffusione della teoria gender nelle scuole. Ed è a questo punto che l'indignazione dell'Ncd di nuovo torna a salire al punto da sollecitare un incontro urgente con il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, prima che si voti la fiducia al ddl scuola al Senato. L'incontro, richiesto dai senatori Maurizio Sacconi, Nico D'Ascola, Aldo Di Biagio, Roberto Formigoni, Carlo Giovanardi, Giuseppe Marinello e Gaetano Quagliariello, si è svolto ieri mattina poco prima del voto di Palazzo Madama. Certo, se Renzi non avesse ottenuto la fiducia il governo sarebbe caduto e con esso anche le poltrone ministeriali due delle quali occupate da Ncd (Interno e Salute). E dunque nuovamente l'indignazione degli alfaniani si scioglie come neve al sole. Al termine dell'incontro con la Giannini e il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, Area Popolare Ncd-Udc diffonde una nota per confermare di aver ricevuto rassicurazioni sul fatto «che le attività formative in questione sono riferibili all'educazione contro ogni forma di violenza fisica o psichica». E vai col voto di fiducia.
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SAN GIOVANNI/20 GIUGNO: CE N’EST QU’UN DEBUT, CONTINUONS LE COMBAT - di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 21 giugno 2015
Sabato 20 giugno un popol s’è desto. Da una folla immensa e colorata un grande sì alla famiglia e un inequivocabile ‘No pasaran’ all’indottrinamento gender e ai disegni di legge Cirinnà, Scalfarotto e Fedeli. Sarà ascoltata? Un duro richiamo alla realtà per il segretario generale della Cei Galantino, per i vertici di CL, per l’associazionismo cattolico collaterale al potere e per il governo del ‘cattolico’ Renzi.
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il Foglio
Scola ai vescovi maroniti: "Fatica sprecata sperare nell'aiuto dell'occidente"
di Matteo Matzuzzi | 19 Giugno 2015
Il cardinale Angelo Scola ha partecipato nei giorni scorsi al Sinodo della Chiesa maronita che si è tenuto a Jenuah, la "casa madre" dei maroniti nel mondo. L'arcivescovo di Milano, che si era recato in Libano per l'ultima volta nel 2010, ha osservato come la situazione da allora sia peggiorata. Scola ha sottolineato fin da subito il profondo significato del martirio. Ha espresso "profonda gratitudine per la testimonianza di attaccamento a Cristo che le chiese orientali, cattoliche e non cattoliche, stanno rendendo di fronte al mondo. E' una testimonianza che giunge non di rado fino al martirio e i cui effetti, nella Chiesa e fuori di essa, non possiamo ora misurare. I mezzi di comunicazione, che tante volte si trasformano in strumenti di propaganda terroristica, consapevole o inconsapevole, diffondono questi acta martyrum contemporanei con un’immediatezza (e una crudezza a volte) che le narrazioni dei primi secoli ci facevano solo intuire".
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Radio Vaticana - 21-6-2015
In centinaia di migliaia a Roma per dire no al gender
Ieri pomeriggio a Roma la manifestazione “Difendiamo i nostri figli. Stop al gender nelle scuole”. Un evento partito dal basso, voce di un popolo che dice basta alla colonizzazione ideologica e all’equiparazione tra matrimonio e unioni civili. Un milione i partecipanti secondo gli organizzatori; 400mila secondo la Questura. C’era per noi Paolo Ondarza:
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Famiglia. Caffarra: «Bisogna che il popolo combatta per la legge come per le mura della città»
Giugno 19, 2015 Luigi Amicone «La manifestazione delle famiglie? È un’iniziativa da sostenere, non si può tacere».
Intervista al cardinale di Bologna
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Interris.it
FAMIGLIE CROCIFISSE
don Aldo Buonaiuto giu 19, 2015
Il preoccupante vuoto educativo che affligge le giovani generazioni si assomma alle azioni disgreganti e distruttive nei confronti della famiglia, cellula vitale della società. Quando poi si sentono notizie di maestre che picchiano, insultano, maltrattano i loro allievi, risulta chiaro che il gap è ancora più difficile da colmare. Insegnare, lungi dal ridursi alla sola trasmissione di nuove nozioni, dovrebbe soprattutto aiutare il giovane a formare un giudizio critico che gli permetta di imparare a scegliere il bene tra le tante proposte illusorie della società moderna.
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il Timone - aprile 2015
L'IMPOSSIBILE NORMALITA'
Non si immaginano la tristezza e la sofferenza che ci sono dietro l'ostentata gaiezza degli attivisti gay: lussuria, esoterismo, satanismo, sono espressioni ''normali'' di personalità ferite
di Luca Di Tolve
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Sinodo. L'ora dell'Africa
Si sono riuniti ad Accra i presidenti delle conferenze episcopali del continente. Con Robert Sarah e altri quattro cardinali. Tutti concordi nel contrastare "la strategia del Nemico del genere umano" su divorzio e unioni omosessuali
di Sandro Magister
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Avvenire 13-6-2015
Inchiesta
Metodi naturali, terapia per l’intera vita di coppia
di Luciano Moia
Coppie più consapevoli, più informate, più generative, più dialoganti, più flessibili nell’affrontare i momenti di crisi. Non serve la bacchetta magica per ottenere questa terapia vincente per le crisi coniugali. Basta frequentare per almeno dodici mesi uno dei corsi proposti dalla Confederazione italiana dei centri per la regolazione naturale della fertilità. Lo spiega il primo dossier realizzato tra le coppie che hanno accettato di raccontare il loro approccio ai metodi naturali.
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il Foglio
Salvare la Chiesa dal pensiero unico
Dalle manifestazioni pro famiglia al dossier Medjugorje. Parla il cardinale Camillo Ruini
di Matteo Matzuzzi | 12 Giugno 2015
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AsiaNews 10/06/2015
PAKISTAN
Cattolico pakistano impiccato, ma innocente: l’ultima lettera di Aftab
di Aftab Bahadur Masih
Condannato a morte nel 1992 a 15 anni per un pluriomicidio che non ha commesso, l’uomo è stato impiccato stamattina all’alba. Inutili gli appelli della Chiesa cattolica e degli attivisti per i diritti umani. Nella sua ultima lettera scrive: “Sono innocente, ma non so se questo farà alcuna differenza. Vorrei che il mio popolo possedesse un senso di unità nazionale capace di vincere il suo odio interreligioso”.
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il Foglio 11-6-2015
L’IRLANDA CELEBRA TA COME PATRIA DEL PROGRESSO. A CHE PREZZO?
Confessioni di un padre cattolico nell’èra dell’individuo che gioca a fare Dio
LE RACCOMANDAZIONI DI STRASBURGO SULLE NOZZE GAY, PRODROMI DI UNA RINUNCIA ALLA BATTAGLIA PER LA FAMIGLIA
di Francesco Agnoli
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IL PARLAMENTO EUROPEO IMPONE LE FAMIGLIE GAY. FRANCO GRILLINI ATTACCA IL VATICANO
di Sergio Rame
Nuovo attacco dell'Unione europea alla famiglia tradizionale. Ieri il Parlamento europeo ha parlato, per la prima volta in maniera così esplicita, di "famiglie gay".
E lo ha fatto approvando a larga maggioranza un rapporto sull'uguaglianza di genere in Europa. "Il parlamento prende atto dell’evolversi della definizione di famiglia - si legge nel testo - il parlamento raccomanda che le norme in quell’ambito (compresi i risvolti in ambito lavorativo come i congedi) tengano in considerazione fenomeni come le famiglie monoparentali e l’omogenitorialità".
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Radio Vaticana 02/06/2015
Famiglie in piazza a Roma il prossimo 20 giugno
Di fronte alla “colonizzazione ideologica” della teoria del gender e al ddl Cirinnà sulle unioni civili che tenta di snaturare l’istituto del matrimonio, le famiglie italiane non stanno a guardare: è convocata per sabato 20 giugno ale 15 in Piazza San Giovanni a Roma una manifestazione nazionale aconfessionale per ribadire il diritto di ogni bambino a nascere da un papà e da una mamma e per sottolineare la centralità del matrimonio per la vita della società. Ma perché questa nuova mobilitazione ora? Paolo Ondarza lo ha chiesto a Filippo Savarese, portavoce della Manif pour Tous Italia:
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il Foglio
Le femministe multiculturali in silenzio sui crimini sessuali del califfo. “L’abbandono delle donne nell’islam”
di Giulio Meotti | 29 Maggio 2015 ore 06:18
Dopo aver attaccato un villaggio, lo Stato islamico separa le donne dagli uomini, giustiziando questi ultimi e i bambini sopra i quattordici anni. Le donne sono denudate e dopo un test di verginità, sono classificate in base a bellezza e dimensioni del seno. Quelle considerate più belle vengono inviate a Raqqa con i prezzi più alti”. Così parla Zainab Bangura, rappresentante Onu per i crimini sessuali in guerra, nel denunciare le atrocità sessuali dello Stato islamico. Nelle mani dei terroristi islamici ci sono cinquemila donne, in gran parte della minoranza sincretista yazida. Gli sceicchi hanno la prima scelta, poi vengono gli emiri e infine i manovali del jihad. “Abbiamo sentito di una ragazza di vent’anni bruciata viva perché si è rifiutata di compiere un atto sessuale estremo”. Si cambia paese, Nigeria, ma la scena si ripete. Stavolta sono le “ragazze di Chibok” che scatenarono la flebile mobilitazione su Twitter della first lady Michelle Obama. Come racconta il New York Times, le ragazzine vengono unite in matrimonio ai terroristi di Boko Haram. “Si sforzano di fecondare le donne”, denuncia il governatore di Borno, Kashim Shettima. “Alcuni pregano prima dell’accoppiamento, offrendo suppliche ad Allah per riuscire ad avere dei bambini che erediteranno la loro ideologia”.
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Il Papa: "Aborto? Non si risolve il problema facendo fuori una persona. Fanno così i mafiosi"
di Matteo Matzuzzi | 31 Maggio 2015 ore 08:30
Tra venerdì pomeriggio e sabato mattina, il Papa ha avuto parole durissime – con toni che non si sentivano da anni nei Sacri Palazzi – contro quella che chiama da tempo "la cultura dello scarto". Sabato, ricevendo in udienza nella Sala Clementina i partecipanti al Convegno promosso dall'Associazione Scienza&Vita, aveva detto: "Noi ribadiamo che una società giusta riconosce come primario il diritto alla vita dal concepimento fino al suo termine naturale". Nello stesso discorso, Francesco elencava tutti gli "attentati alla sacralità della vita" che sono ben visibili nella nostra quotidianitò: "E' attentato alla vita la piaga dell'aborto. E' attentato alla vita lasciar morire i nostri fratelli sui barconi nel canale di Sicilia. E' attentato alla vita la morte sul lavoro perché non si rispettano le minime condizioni di sicurezza. E' attentato alla vita la morte per denutrizione. E' attentato alla vita il terrorismo, la guerra, la violenza; ma anche l'eutanasia". (il resto del discorso si può leggere qui).
Il giorno prima, ricevendo privatamente nella Cappella di Santa Marta venti bambini gravemente ammalati, accompagnati dai rispettivi genitori e dai volontari dell'Unitalsi, il Pontefice aveva tenuto un'altra "lezione" magistrale sulla sacralità della vita umana, riflettendo altresì sul mistero che permea la sofferenza dei più piccoli. Di seguito, il testo integrale del discorso di Francesco.
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Caffarra: hanno de-costruito il matrimonio. Pezzo a pezzo
Un processo pluridecennale e quasi secolare, fatto di leggi e di pubblicità, di gossip e di costume: si comincia col «far credere che il matrimonio non ha nulla a che fare con il corpo delle persone che si sposano, cioè con la persona che si esprime femminilmente e la persona che si esprime mascolinamente. Questa strada ha avuto inizio quando si è separato il corpo dalla persona», e si è giunti a conclusione che «la sessualità non ha un posto nella persona»
di Paola Belletti – La Croce, venerdì 29 maggio 2015