Il Sinodo non è morto finché noi viviamo!
Autore: Mangiarotti, Don Gabriele Curatore: Saro, Luisella
Fonte: CulturaCattolica.it
domenica 19 ottobre 2014
Ho oramai una certa età e ricordo alcuni avvenimenti del passato che aiutano a leggere la situazione presente. Due episodi in particolare: nel lontano 1976 sembrava che ci sarebbe stato il «sorpasso», cioè che il Partito Comunista sarebbe diventato la maggiore forza politica italiana, superando la Balena Bianca, la vituperata Democrazia Cristiana. Leggere i giornali, in particolare il Corriere della Sera, sembrava leggere la cronaca di una vittoria scontata. Il clima euforico per la certezza della sconfitta della DC, e con questo della scomparsa della influenza politica della Chiesa sulla società italiana, sembrava l’orizzonte mentale e culturale dominante. Poi, il giorno dopo la storica votazione, la constatazione della fine di quella previsione, è stato come la fine di un incubo, la percezione del termine di un assedio che avrebbe cambiato radicalmente la storia.
Il secondo episodio riguarda il referendum sulla legge 40, a proposito della fecondazione assistita. Anche qui tutti i giornali davano per scontata la vittoria del sì, e tutti i maître à penser sembravano già esultare per il fallimento dei consigli della Chiesa cattolica, rilanciata dai pulpiti e dal tam-tam artigianale della rete, fallimento che si è rivelato un sogno impossibile. Così la legge 40 è rimasta in vigore, salvo poi essere smantellata da una magistratura che ha fatto, del proprio potere, il criterio supremo per la guida del Paese.