Cultura Cattolica - 18 marzo 2014
«Damnatio memoriae» e nuove crociate
di don Gabriele Mangiarotti
Che strano mondo quello degli interpreti del Papa! È bastato un anno perché si passasse dall’elogio di chi prendeva le distanze dal magistero alla condanna di chi non è prono alla esaltazione di Papa Francesco! E quello che mi sconcerta è che il Papa Francesco di cui si riempiono la bocca sembra la fotocopia dei loro pensieri, delle loro idiosincrasie, dei loro pregiudizi, un Papa a cui si fanno dire le cose più strane, senza affatto vergognarsi di mettergli in bocca affermazioni che mai si è permesso di dire (e basta citare il famoso «Chi sono io per giudicare un gay?» oppure l’altrettanto mistificatoria frase «Internet è un dono di Dio». Andate a rileggere l'originale e ve ne renderete conto).