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Vatican Insider 26/02/2014
Ratzinger: la mia rinuncia è valida, assurdo fare speculazioni
Benedetto XVI risponde con una lettera ad Andrea Tornielli: il nostro vaticanista gli aveva inviato alcune domande a proposito di presunte pressioni e complotti che avrebbero provocato le dimissioni
di andrea tornielli
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ACCADE A BOLOGNA
Antonio Socci
Da “Libero”, 18 febbraio 2014
A volte accadono piccoli fatti che sono come lampi di luce nel buio. E folgorano i cuori immersi nella nebbia e i tempi cupi. E fanno capire e vedere la realtà assai più e meglio di tanti discorsi dei cosiddetti intellettuali o di coloro che dovrebbero illuminare il mondo.
E’ accaduto a Bologna
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Tempi.it - febbraio 21, 2014 Daniele Mont D’Arpizio
Il Venezuela degli studenti: «Quando esci non sai se tornerai»
Parlano alcuni dei giovani che da giorni protestano contro il presidente Maduro. La violenza, gli scontri e le morti. «I diritti umani e la costituzione sono violati continuamente»
Venezuela, continuano le proteste Tratto da Il Bo - Il Venezuela è in rivolta: le manifestazioni di piazza ormai si succedono senza soluzione di continuità in tutte le maggiori città, mentre si contano ormai quattro vittime tra i partecipanti. A quasi un anno dalla morte del leader Hugo Chávez, il successore Nicolás Maduro si trova a fronteggiare la peggiore crisi del suo mandato. Il centro delle proteste questa volta sono le università.
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Tempi.it - febbraio 17, 2014 Luigi Amicone
Socci: «Basta aspettare il consenso dei preti o del mondo. Tocca a noi, padri e madri, affrontare il caos»
«Finiamola di maledire la notte, ciascuno cominci ad accendere la propria candela. Cristo “ricomincia” nel popolo dei battezzati, non dalle gerarchie clericali»
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Corrispondenza Romana
Il Catechismo di padre Matteo Ricci
(di Fabrizio Cannone) La figura di Matteo Ricci (Macerata 1552 – Pechino 1610), pur discussa nel corso dei secoli, ha molto da insegnare.
Celebrato e commemorato sotto Benedetto XVI, che ne ha esaltato il carisma con un Messaggio al Vescovo di Macerata nel 2009, il Ricci vene spesso presentato come un precursore del Concilio Vaticano II, soprattutto a causa di alcune sue intrepide forme di apostolato e per l’assunzione della lingua, dell’abbigliamento e della cultura cinese, cose che, secondo i novatori, sarebbero il segno di quell’inculturazione tipica dell’odierna missionologia cattolica.
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Fides.org 17-2-2013
AFRICA/NIGERIA - “L’ultimo massacro di civili purtroppo non mi stupisce: c’è uno schema regolare per terrorizzare” dice a Fides l’Arcivescovo di Jos
Abuja (Agenzia Fides) -“L’ultimo massacro avvenuto nel nord della Nigeria non mi sorprende più, perché Boko Haram segue uno schema regolare, volto a terrorizzare la popolazione” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Ignatius Ayau Kaigama, Arcivescovo di Jos e Presidente della Conferenza Episcopale Nigeriana, commentando l’assalto compiuto il 15 febbraio nel villaggio di Izghe, nello Stato di Borno (nord della Nigeria), presumibilmente da un gruppo di Boko Haram. Secondo un primo bilancio, almeno 100 civili sono stati uccisi da diversi uomini in uniforme militare, arrivati su alcuni automezzi, che hanno razziato i negozi e, dopo aver commesso il massacro, sono fuggiti verso la foresta.
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Come entrare nel tempo e nello spazio di Dio
Papa Francesco rompe a sorpresa il suo silenzio sulla liturgia. "È la nube di Dio che ci avvolge tutti", dice. E invoca un ritorno al vero senso del sacro
di Sandro Magister
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il Foglio - 13 febbraio 2014 - ore 06:59
Bambini, crociata in Belgio
Altro che pedofilia, il rapporto morboso degli adulti verso i bambini è la loro eutanasia “volontaria”. Uno scandalo che ha svegliato dal torpore la chiesa, che ora grida. E torna al suo posto nel dibattito pubblico
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Avvenire 11-2-14
Le paradossali tesi dell'Unar
I libelli "educativi" anti-omofobi
L'Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale (Unar), organismo del Dipartimento delle Pari opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha commissionato all’associazione scientifico-professionale «Istituto A.T. Beck» di Roma – un gruppo di psicoterapeuti di orientamento cognitivo-comportamentale – la redazione di tre opuscoli intitolati «Educare alla diversità a scuola», rispettivamente per la scuola primaria, per la scuola secondaria di primo grado e per quella di secondo grado. La firma in calce è della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari opportunità, Unar Ufficio nelle persone dell’avvocato Patrizia De Rose e del dottort Marco De Giorgi. Si tratta delle «Linee-guida per un insegnamento più accogliente e rispettoso delle differenze», il cui contenuto è suddiviso in quattro capitoli: «Le componenti dell’identità sessuale», «Omofobia: definizione, origini e mantenimento», «Omofobia interiorizzata: definizione e conseguenze fisiche e psicologiche», «Bullismo omofobico: come riconoscerlo e intervenire».
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CHI HA SPINTO PAPA BENEDETTO A MOLLARE (E PERCHE’)
di Antonio Socci
Da “Libero”, 9 febbraio 2014
Chi, come e perché ha determinato quel “ritiro” di Benedetto XVI – esattamente un anno fa – che rappresenta un evento unico nella storia della Chiesa, traumatico e tuttora non chiaro nelle sue implicazioni e nelle sue conseguenze?
Spesso si è buttata la croce addosso al povero Paolo Gabriele, il cameriere di Vatileaks, ma è vero l’esatto contrario: se c’era una persona che avrebbe voluto che papa Benedetto potesse esercitare pienamente il suo mandato era proprio lui.
Del resto il mio scoop, uscito su queste colonne il 25 settembre 2011, dimostra che Ratzinger aveva già deciso quel “ritiro” ben prima dell’inizio di Vatileaks e l’aveva previsto – come scrissi – allo scoccare degli 85 anni. Esattamente quello che poi è avvenuto.
Ma allora chi, come e perché – prima di Vatileaks – ha creato una situazione che ha indotto il papa a valutare di non poter più sostenere la lotta?
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il Foglio 7 febbraio 2014
La promessa mantenuta di Corti, ignorato dai critici e amato dai lettori
Un giovane ufficiale arranca nel gelo della Russia, tra le file incespicanti della ritirata italiana. Innumerevoli, in quella che verrà chiamata la Valle della Morte, cadono per non rialzarsi più. E quel giovane sussurra una preghiera col fiato congelato. Implora Maria di sopravvivere, e promette di dedicarsi a raccontare tutto. Quello stesso giovane, Eugenio Corti, si è spento due giorni fa, a novantadue anni, dopo aver dedicato anni di scrittura a servizio di quel voto lontano, ancora e ancora, per mezzo della saggistica, del teatro e soprattutto di tanta narrativa.
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il Foglio - 7 febbraio 2014 - ore 06:59
Attacco totalitario al libero credo
Onu vs libertà religiosa, il manifesto intollerante e pol. corr.
Per giudicare dell’attendibilità, dell’indipendenza e dell’imparzialità della Comitato dell’Onu “per i diritti del fanciullo” che mercoledì ha sferrato il suo attacco in 67 punti al Vaticano, accusato in un rapporto di non rispettare svariati aspetti della Convenzione delle Nazioni unite sui diritti dell’infanzia, il sociologo cattolico Massimo Introvigne invitava ieri sulla Bussola quotidiana a considerare il fatto che “uno dei diciotto membri, che ha funzione di vice-presidente, è stato designato dall’Arabia Saudita”. Noto esempio, ironizza Introvigne, “di tutela dei diritti umani in genere e di quelli dei bambini – e delle bambine – in specie”, che ben si accompagna alla “personalità più in vista, influente e nota del Comitato, la peruviana Susana Villarán, sindaco di Lima e cattolica ‘adulta’”, nota per il suo “attivismo a favore del ‘matrimonio’ omosessuale, dell’ideologia di genere e dell’aborto”.
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Avvenire 3-2-2014
Parigi
Francia, fermata la legge anti-famiglia
Domenica, a Parigi e in altre grandi città europee, il popolo colorato e sorridente della Manif pour tous ha ancora una volta sbalordito tutti con la sua mobilitazione da record, spingendo ieri il governo francese a gettare almeno per il momento la spugna a proposito del temuto progetto di legge “Famiglie”. Il passo indietro dell’esecutivo è stato reso noto nel tardo pomeriggio, dopo una riunione di crisi a metà giornata fra il presidente François Hollande e il premier Jean-Marc Ayrault. La «bozza di tutti i pericoli», come l’hanno definita domenica i cortei della Manif, era programmata inizialmente ad aprile, subito dopo le elezioni comunali. Ma l’esecutivo ha appena comunicato che, «per ragioni di agenda parlamentare molto densa», il progetto sarà riconsiderato non prima dell’anno prossimo.
Per il popolo della «familofilia» non si tratta ancora di una vittoria definitiva. Ma ieri sera, pur evitando ogni tono trionfale, la Manif ha comunque mostrato la propria soddisfazione di fronte a questo primo autentico passo indietro del governo socialista. Alla vigilia della manifestazione di domenica, persino alcune Ong della cordata sembravano un po’ scettiche, dietro le quinte, sulla possibilità che la giornata potesse tradursi nuovamente, come l’anno scorso, in un travolgente fiume variopinto per le strade di Parigi, oltre che a Lione e in diverse altre grandi città europee. E invece, la Manif ha attirato sulle sponde della Senna mezzo milione di persone, oltre che 40mila a Lione, secondo gli organizzatori: una risposta popolare che ha sbalordito di certo soprattutto il governo socialista, accusato dal movimento di aver trasformato rapidamente la Francia nel principale ricettacolo di tutti i rischi, ormai di portata europea, contro i riferimenti antropologici millenari della famiglia e dei legami filiali naturali.