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Libero 28-11-2013
Primo via libera del Parlamento del Belgio
L'ultimo orrore: l'eutanasia per i bambini
Approvata una legge che consente ai medici di togliere la vita a bambini gravemente malati
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il Foglio - 26 novembre 2013
L'esortazione apostolica del Papa
"Non si possono lasciare le cose come stanno". Così Francesco vuole cambiare la chiesa
Riforma delle strutture e del papato, attacco alla mondanità spirituale e al relativismo, scelta missionaria e inculturazione gesuita. Donne prete? Neanche a parlarne
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Corrispondenza Romana 27-11-2013
Un santo scomunicato: Giacomo della Marca
(di Cristina Siccardi) Il tempo che precedette la Riforma protestante fu caratterizzato dalla solida e grandiosa opera di alcuni predicatori, fra loro uno fu davvero grande e venne anche scomunicato, si chiamava San Giacomo della Marca (1393-1476), la cui festa liturgica cade il 28 novembre. Fra il XIV e XV secolo la Chiesa era soggetta alle corruzioni e allo stesso tempo molti eretici andavano imbrogliando sia Fede che dottrina. Un poco di ordine, benché si stesse preparando il terreno sul quale avrebbe agito l’eresiarca Lutero, venne portato da questi impavidi predicatori.
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Vatican Insider 25-11-2013
“Fermare le violenze contro i cristiani”
Al centro del colloquio di 35 minuti in Vaticano tra Putin e il Papa i rapporti fra le Chiese e la pace in Medio Oriente
Andrea Tornielli
Città del Vaticano
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SE I GIOVANI NON DICONO PIU’ “TI AMO!”
di Antonio Socci
Da “Libero”, 22 novembre 2013
Prima la “scoperta” dei femminicidi. Poi quella della prostituzione minorile a Roma e non solo. Si è detto che sono patologie della nostra società.
Ma la fisiologia dei rapporti affettivi, ciò che oggi consideriamo la normalità, qual è? Siamo certi che sia sana e felice?
Mi ha colpito una lettera – rimasta senza risposta – di uno studente del primo anno di liceo classico, uscita su “Repubblica”. Era titolata: “Perché tra noi liceali non si usa più ‘ti amo!’ ”.
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Grave e vergognoso che una scuola pubblica non accetti la mostra “Io sono di Gesù” su Rolando Rivi
Tempi.it - novembre 22, 2013 Luigi Negri - Emilio Bonicelli
I giovani di oggi, accerchiati dal vuoto delle moderne ideologie del nichilismo e del relativismo, hanno più che mai bisogno di incontrare testimoni appassionati all’amore e alla verità, come il Beato Rolando Rivi
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PAPA FRANCESCO
MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA
DOMUS SANCTAE MARTHAE
La fedeltà a Dio non si negozia
Lunedì, 18 novembre 2013
(da: L'Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLIII, n. 265, Mart. 19/11/2013)
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Settimo Cielo
Il canto nuovo del Maestro Domenico Bartolucci
“La musica è Arte con la ‘A’ maiuscola. La scultura ha il marmo, l’architettura l’edificio… La musica la vedi solo con gli occhi dello spirito, ti entra dentro. E la Chiesa ha il merito di averla coltivata nelle sue cantorie, di averle dato la grammatica e la sintassi. La musica è l’anima della parola che diventa arte. In definitiva, ti dispone a scoprire e accogliere la bellezza di Dio. Per questo più che mai oggi la Chiesa deve sapersene riappropriare”.
Così Domenico Bartolucci, ultimo grande maestro della Cappella Sistina, fatto cardinale da Benedetto XVI, concludeva una fiammeggiante intervista al musicologo dell’Espresso Riccardo Lenzi:
> Ho fatto un sogno: è risorta la musica di Palestrina e Gregorio Magno
> I Had a Dream: The Music of Palestrina and Gregory the Great Had Come Back
Era il 2006 e Bartolucci era sulla soglia dei 90 anni. Dall’alba di oggi, 11 novembre 2013, festa di san Martino, in cielo sono gli angeli a cantare con lui il canto nuovo.
Quell’intervista è tutta da rileggere. Attualissima.
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il Foglio - 16 novembre 2013 - ore 06:59
Disputa micidiale, arbitro il Papa
Il Vaticano II fu una rivoluzione? No, dice il rivoluzionario Francesco
Gli addetti non se ne sono accorti, ma Francesco ha compiuto un gesto anticonformista dei suoi, in una direzione diversa da quella che molti si potevano attendere. Ha dato la palma di miglior esegeta del Vaticano II a un critico severo della interpretazione progressista del Concilio stesso. Nel 2005 al Foglio lo storico Alberto Melloni, discepolo di Giuseppe Alberigo ed esponente di punta della Scuola di Bologna che ha redatto la monumentale opera sulla storia del Concilio, fu messo a confronto, toni aspri, con Agostino Marchetto, recensore della sua storia “in contrappunto”. “Per definizione, un Concilio non si raduna quando non c’è nulla da dire” e non si convoca “per ripetere”, disse Melloni. Lo scopo, aggiungeva nel duro confronto a distanza con monsignor Agostino Marchetto (autore di una rassegna della storiografia del Vaticano II che contesta la ricostruzione bolognese), era quello di costituire “un balzo innanzi”. Discontinuità con il passato, insomma. Rinnovamento acclarato al punto che “chiunque oggi pensi la chiesa, sta pensando al Concilio”. Eppure, presentando “un volume di recensioni” di mons. Marchetto, il cardinale Camillo Ruini, allora presidente plenipotenziario della Cei, disse “che per avere le prime interpretazioni storiografiche equilibrate del Concilio di Trento si sono dovuti attendere decenni”. Riferimento polemico evidente al lavoro di Alberigo, che Melloni definì con sarcasmo “una estemporanea cortesia al recensore più che a una tesi storiografica”. Un gesto “di condiscendenza verso recensioni ispirate al principio ‘di tutti parlò mal fuorché di Cristo’. Anche perché – aggiungeva lo storico emiliano – se Ruini volesse seguire Marchetto nel suo sdegno censorio finirebbe per attaccare non solo Alberigo (che a differenza di Marchetto qualche laurea honoris causa l’ha avuta), ma anche i migliori professori di varie università cattoliche” sparse nel mondo. E poi, diceva Melloni, “il progresso della ricerca avviene attraverso la ricerca e non dal giudizio sentenzioso di un recensore che si sente più intelligente dei 250 recensori che hanno letto le edizioni dell’opera collettiva diretta da Alberigo” nelle varie lingue. Toni forti, diciamo.
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Il Foglio - 13 novembre 2013 - ore 06:59
La esposa prohibida
Tradotto in Spagna, un pamphlet cattolico diventa “istigazione alla violenza sulle donne”. Petizioni in Parlamento per il ritiro, denunce. E’ la dittatura del gender, sarebbe il primo caso di censura dopo Franco
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AsiaNews 13/11/2013 08:53
FILIPPINE
Filippine, i sopravvissuti lottano per gli aiuti. Manila contesta il bilancio Onu delle vittime
Sempre più drammatica la situazione delle popolazioni colpite dal tifone Haiyan: mancano cibo, acqua e medicine. Si moltiplicano i tentativi di saccheggio, l’esercito spara per disperdere gli assalitori. Il presidente rivede al ribasso le stime dei morti, frutto dell’onda “emotiva” del primo momento. I vescovi auspicano “trasparenza” nella gestione dei fondi.
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11/11/13 Avvenire
AFFRONTO ALLA VITA
Offese ai bimbi mai nati: «Affermazioni aberranti»
Non si placa la polemica scatenata da Lidia Ravera con le sue dichiarazioni sprezzanti sui bambini morti in gravidanza, definiti «grumi di materia». In attesa che martedì venga calendarizzata l’interrogazione in Consiglio regionale all’assessore alla Cultura del Lazio - presentata da Olimpia Tarzia della Lista Storace e sostenuta da tutti i gruppi di opposizione, tranne M5S - sul caso interviene Roma Sette, il settimanale diocesano, che definisce «incompatibili con la cultura» le «affermazioni aberranti» della scrittrice prestata alla politica. Sottolineando i «silenzi assordanti» del governatore Nicola Zingaretti. E l’ex sindaco Alemanno rivendica l’istituzione anche a Roma di un Cimitero degli Angeli.
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settimo cielo 7-11-2013
di Sandro Magister
I “militi ignoti” vanno in tv, con la regia di Pupi Avati
Giovanni Paolo II li definì “i militi ignoti della grande causa di Dio”. Sono i cristiani martirizzati nell’Est dell’Europa nei decenni dell’impero comunista. Ignoti perché oscurati da troppo silenzio non solo durante quegli anni terribili, ma anche dopo.
Ma dalla sera dell’8 novembre il velo sul loro martirio sarà un po’ più sollevato, grazie a un ciclo di documentari ideati da Lorenzo Fazzini e girati dal grande regista Pupi Avati, che andranno in onda su TV 2000 ogni venerdì in prima serata, in quattordici puntate consecutive nel primo anno, e in altre quattordici l’anno venturo.
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Vatican Insider 7-11-2013
Capriles: “Chiedo aiuto al Papa.
Maduro affonda il Venezuela”
Il leader dell’opposizione: diritti umani violati, Francesco favorisca il dialogo
Giacomo Galeazzi
Città del Vaticano
Alla vigilia dell’udienza papale era piombata in Curia la diffida «oficialista» dell’establishment bolivarista: «Il Papa deve fare attenzione alla natura violenta e incostituzionale, fascista e golpista del personaggio». E invece il leader dell’opposizione venezuelana Henrique Capriles esce dall’intensissimo colloquio con Francesco senza l’ombra di un dubbio. «Bergoglio favorirà il dialogo: è un papa latino che conosce bene la nostra realtà e potrà aiutarci moltissimo a democratizzare e pacificare il Paese anche attraverso il nuovo Segretario di Stato Pietro Parolin che è stato nunzio a Caracas».
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SINODO DEI VESCOVI
III ASSEMBLEA GENERALE STRAORDINARIA
LE SFIDE PASTORALI SULLA FAMIGLIA NEL CONTESTO DELL’EVANGELIZZAZIONE
DOCUMENTO PREPARATORIO
CITTA DEL VATICANO - 2013
I - Il Sinodo: famiglia ed evangelizzazione
La missione di predicare il Vangelo a ogni creatura è stata affidata direttamente dal Signore ai
suoi discepoli e di essa la Chiesa è portatrice nella storia. Nel tempo che stiamo vivendo l’evidente
crisi sociale e spirituale diventa una sfida pastorale, che interpella la missione evangelizzatrice della
Chiesa per la famiglia, nucleo vitale della società e della comunità ecclesiale.
Proporre il Vangelo sulla famiglia in questo contesto risulta quanto mai urgente e necessario.
L’importanza del tema emerge dal fatto che il Santo Padre ha deciso di stabilire per il Sinodo dei
Vescovi un itinerario di lavoro in due tappe: la prima, l’Assemblea Generale Straordinaria del 2014,
volto a precisare lo “status quaestionis” e a raccogliere testimonianze e proposte dei Vescovi per
annunciare e vivere credibilmente il Vangelo per la famiglia; la seconda, l’Assemblea Generale
Ordinaria del 2015, per cercare linee operative per la pastorale della persona umana e della
famiglia.
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Avvenire 2 novembre 2013
Utero in affitto, nasce il manifesto per dire «basta»
Sarà presentato martedì 5 novembre a Montecitorio il comitato "Di mamma ce n'è una sola", contro la pratica dell'utero in affitto. Saranno presenti Eugenia Roccella, vicepresidente della
commissione Affari sociali della Camera e Presidente del comitato, Olimpia Tarzia, presidente del Movimento Per (Politica, etica e responsabilità) e coordinatore nazionale del comitato, Assuntina Morresi, docente di Chimica fisica presso l'Università di Perugia (è collaboratrice di Avvenire), Francesca Romana Poleggi, direttore editoriale Notizie Pro Vita e Francesco Agnoli, saggista.
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Uno di noi al traguardo. Raccolte oltre un milione e seicentomila adesioni. Un successo (soprattutto in Italia)
Tempi.it - ottobre 31, 2013 Redazione
Una montagna di adesioni che dimostra come esista ancora una fetta di cittadini che non si arrende alle presunte “innovazioni bioetiche”. Un catechismo popolare e laico, alla faccia di chi dipinge i cattolici come beoti creduloni