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“Navarre: il lupo che ha scelto di vivere” [sic]
di Luisella Saro
“…perché non c’è convenienza, non c’è denaro, non c’è potere, non c’è niente. Solo le bestie e gli animali. Ed è bello perché finalmente si vede che noi e gli animali siamo la stessa cosa, siamo sulla stessa barca e che se solo l’avessimo guidata meglio saremmo più felici e meno teste di c...”.
Concordo (ma solo dalla proposizione ipotetica “se solo l’avessimo guidata meglio…” eccetera).
Concordo anche sulle “teste di…” che, profumatamente pagate, impazzano (in tutti i sensi) sulla tivù pubblica, usandola per i loro sermoni politicamente e pubblicitariamente corretti, ma oggettivamente demenziali. (Sì, lo so: “oggettivamente” è avverbio verboten nell’epoca del relativismo. E’ presente nel dizionario della lingua italiana? Questo basta perché la puntigliosa si senta autorizzata ad usarlo).