Omelia per la Prima Domenica di Quaresima
Sacra Scrittura
I Lettura: Gn 9,8-15;
Salmo: Sal 24,4-9;
II Lettura: 1Pt 3,18-22;
Vangelo: Mc 1,12-15
NESSO TRA LE LETTURE
Gesù arrivò in Galilea proclamando il Vangelo di Dio: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino. Pentitevi e credete al Vangelo". La Chiesa ci invita ad ascoltare la proclamazione iniziale della buona novella di salvezza come se fosse la prima volta e a fare dell'inizio del nostro viaggio quaresimale un nuovo inizio per seguire Cristo. La promessa di un'alleanza irrevocabile (seconda lettura) fatta a Noè è realizzata completamente in Lui attraverso il mistero della sua morte e resurrezione, in cui noi siamo battezzati (seconda lettura).
Messaggio dottrinale
Il viaggio verso la Pasqua. Il riferimento battesimale dirige il nostro sguardo verso la Pasqua. La Quaresima ha avuto origine come un periodo intenso per terminare la preparazione dei catecumeni in vista del loro Battesimo, nella vigilia di Pasqua. Con il tempo, è stato estesa all'intera comunità cristiana, e questo è importante perché il nostro Battesimo merita molto più dell'attenzione superficiale che molti gli rivolgono. È l'evento più importante della nostra vita! In questa Quaresima il nostro compito è quello di far sì che il rinnovamento dei nostri voti battesimali, in occasione della Pasqua, sia reale ed efficace e non un semplice simbolo rituale.
Il regno è vicino. Com'è successo durante i quaranta giorni del Diluvio Universale, "animali selvatici" convivono pacificamente con un figlio dell'uomo, un segno evidente che le leggi del regno sono ancora in vigore (cf. Is 11,6-9). Questo è ancora presente in tutta la sua essenza nella persona di Gesù. La cosa più importante e significativa, quindi, è il fatto che l'importante annuncio della salvezza - finalmente vicina! - è preceduto dal digiuno di quaranta giorni nel deserto di Gesù ed è seguito non da un banchetto nuziale o da uno squillo di trombe, ma da un invito a pentirsi e a cambiare completamente il proprio cuore. Non si tratta di un calcolo errato di Dio o di una coincidenza irrilevante: è stato lo Spirito che "Lo ha portato nel deserto". Non si è trattato di un ritiro calmo ed idilliaco, ma di una lunga lotta contro l'assalto aggressivo del tentatore, Satana.
Il viaggio con Cristo. Nonostante tutto, ciò che viene proclamato da Gesù è il Vangelo, la buona novella! La Quaresima non è un periodo di tristezza, così come la vita cristiana non è una lotta triste e severa contro la tentazione e i desideri della carne. Sono entrambe un invito a seguire Cristo, ed è su questo che si basa la chiamata alla conversione e a credere e aderire completamente al messaggio del Vangelo. Ci dobbiamo convertire non a qualcosa di severo, noioso o avvilente, ma alla vita con Cristo e a somiglianza di Cristo, una vita meravigliosa, piena di tutto il significato e della massima dignità a cui possiamo aspirare, come fratelli e sorelle di Cristo, al punto che perfino gli angeli, riconoscendoLo in noi, si sentiranno spinti ad aiutarci come hanno fatto con Lui. L'alleanza di Dio con noi è definitiva: Egli non revocherà mai la Sua decisione, grazie a Suo Figlio, che è morto per noi ed è risorto perché noi possiamo seguirLo non solo in teoria, ma nei fatti.
Catechesi: il Regno dei cieli, inaugurato in terra da Gesù e fondamentale per la sua predicazione (CCC 541-53), è un argomento importante spesso trascurato nella catechesi. Ci si può soffermare sulla grazia del Battesimo (CCC 1262-74; cfr. 1219).