Avvenire 14 febbraio 2012
Omero e Montale, i libri di Barsotti
Non si può parlare delle fonti di don Divo e ignorare la sua biblioteca. Don Divo si costruì e si costituì in tanti anni una preziosa biblioteca, luogo per lui vitale, che al termine della sua vita ammonterà a circa 12.000 volumi. Acquistava personalmente i libri, li leggeva sottolineandoli, facendo anche dei brevi commenti negli spazi in margine. Amava entrare in dialogo con gli autori che via via andava conoscendo e studiando. Non era di quelli che vanno a prelevare il testo nelle sale di una biblioteca per poi riporlo, una volta letto, nello scaffale con un certo distacco; non esageriamo se affermiamo che i libri che andava acquistando diventavano per lui quasi come dei figli. E i figli non si possono prestare ad altri: rimangono tuoi.