Nel tradizionale discorso agli ambasciatori Benedetto XVI fa una panoramica sui problemi del mondo: dalla crisi economica alla Siria alla Nigeria e dice "La libertà religiosa è il primo dei diritti umani"
Andrea Tornielli
Città del Vaticano
«In non pochi Paesi i cristiani sono privati dei diritti fondamentali e messi ai margini della vita pubblica; in altri subiscono attacchi violenti contro le loro chiese e le loro abitazioni». Lo ha detto Papa Ratzinger, ricevendo nella Sala Regia il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede per i tradizionali auguri di inizio anno. Benedetto XVI, come accade ogni anno, ha presentato una panoramica sullo stato del mondo, ricordando i problemi e i segnali incoraggianti. Ha innanzitutto salutato l’ambasciatore della Malesia, Paese che si è aggiunto nel corso del 2011, e ha rivolto un pensiero al neonato Stato del Sud Sudan, costituitosi nel luglio scorso, auspicando che cessino «tensioni e scontri».