-
DOSTOEVSKIJ/ Kasatkina: la grande "lezione" dell’Inquisitore ai cristiani
martedì 24 gennaio 2012
Tat’jana Kasatkina, studiosa di letteratura russa, tra i maggiori esperti al mondo di Fëdor Dostoevskij, ha concluso domenica un ciclo di conferenze che l’ha portata in varie città italiane. A Firenze ha accettato di parlare con Ilsussidario.net della «Leggenda del grande Inquisitore», capitolo-capolavoro del romanzo che Dostoevskij riuscì a concludere poco prima della morte, I fratelli Karamazov. Kasatkina ha appena concluso la conferenza che l’ha vista instaurare un dialogo, improvvisato e coinvolgente, con Gustavo Zagrebelsky proprio sulla Leggenda come «enigma della libertà».
-
da: www.papanews.it
Faccia a faccia con il Maligno: “Sesso, divorzio, aborto, occultismo: ecco come riesco a portare gli uomini all’Inferno…”
Proseguendo la nostra campagna di comunicazione denominata ‘Non praevalebunt’, promossa per mettere in guardia le anime dall’esistenza reale dell’inferno e del rischio di imbattersi in possessioni diaboliche a causa del peccato e di diverse forme di occultismo, pubblichiamo l’introduzione e il testo di un colloquio intrattenuto dal compianto esorcista Don Giuseppe Tomaselli con uno spirito infernale interrogato con l’autorità della Chiesa durante una preghiera di liberazione. Le domande sono evidenziate in grassetto, come avviene normalmente per tutte le altre interviste pubblicate sul nostro giornale, mentre le risposte sono virgolettate.
di Don Giuseppe Tomasselli
-
Paolo Gulisano, L' arte del guarire. Storia della medicina attraverso i santi, Ancora 2011, pagine 176, ISBN 9788851409302 , Euro € 15,00
Sconto su:
[www.theseuslibri.it]
È opinione ancora purtroppo diffusa che il Cristianesimo sia stato un ostacolo al progresso delle scienze, compresa quella medica. Questo libro, scritto da un medico, ci rivela un volto diverso della storia della medicina, che non è soltanto la storia di invenzioni, di scoperte, di progressi scientifici. È anche la storia di uomini che nel corso dei secoli hanno dedicato la propria vita a prendersi cura di chi soffre. Medici, ma anche infermieri, farmacisti o altre figure che fin dall’antichità praticarono in modo eroico, fino alla santità, l’arte del guarire. Il compito del curare ha a che fare ogni giorno con il singolo segnato dalla malattia, nel corpo e nello spirito. I protagonisti di questa storia non ebbero mai paura di dedicare a questo scopo la loro vita, affrontando il tanto male che c’è nel mondo, valorizzando il tanto bene che vi è ancora.
___
«Uno degli evangelisti, uno dei primi discepoli di Cristo, era dunque un medico, il primo medico cristiano… La professionalità medica di Luca traspare dai suoi scritti per la particolare appropriatezza dei termini adoperati quando parla di malattie o descrive le guarigioni operate da Gesù Cristo… Luca è il solo evangelista che riporti la parabola del buon samaritano, icona e paradigma della pastorale sanitaria… In tale racconto Luca precisa che il samaritano "fasciò le lesioni del ferito e vi versò sopra dell'olio e del vino", curandolo, cioè, secondo i metodi del tempo: la fasciatura a scopo protettivo, l'olio come lenitivo e il vino come blando disinfettante. Fu, inoltre, l'unico evangelista a riportare l'espressione "Medico, cura te stesso", pronunziata da Gesù quando si mise a insegnare nella sinagoga di Nazaret… Dopo l'evangelista Luca, i primi santi medici della storia del cristianesimo, e della medicina, furono due fratelli gemelli, Cosma e Damiano… I fratelli medici usavano raccogliersi in preghiera dinanzi all'ammalato prima di procedere all'anamnesi, all'esame obiettivo e alla prescrizione della terapia… A Cosma e Damiano fece seguito, nella comunità cristiana delle origini, una lunga serie di medici martiri…». (dai capitoli II e III)
La storia della medicina non è soltanto la storia di invenzioni, di scoperte, di progressi scientifici.
È anche la storia di uomini che hanno dedicato la propria vita a prendersi cura di chi soffre.
Medici, ma anche infermieri, o altre figure che fin dall'antichità praticarono in modo eroico, fino alla santità, l'arte del guarire.
Da Gesù Cristo, che era anche medico, al Medioevo che inventa gli ospedali, fino al Rinascimento e infine alla modernità ipertecnologica, dove chi soffre ha bisogno anzitutto di una presenza umana accanto a sé.
Non mancano aneddoti, racconti originali e curiosità su un tema importante, affascinante e affrontato con lo stile preciso di un saggio divulgativo e la scorrevolezza di un lungo racconto.
INDICE
Introduzione. Santa Medicina. I. La medicina nel mondo antico. La medicina ebraica. La medicina ippocratica. II. L'avvento del cristianesimo. Gesù medico. I primi cristiani (medici) III. «Se vuoi, mi puoi salvare…». I santi medici Cosma e Damiano. Medici martiri. IV. I santi taumaturghi. Tra carcerati e derelitti. Oltre gli antichi confini. V. La medicina dei monasteri. Le ricette degli abati. Spiriti sapienti VI. La nascita dell'ospedale. Dalla corsia alla tiara. Ildegarda di Bingen VII. Medicina e rinascimento. Medici e umanisti. In terra di missione. La scienza del cuore.VIII. Assistere i dimenticati. Il santo farmacista. Il patrono degli infermieri. IX. Scienza e fede. Nuovi mali, santi rimedi. Il genio femminile. X. Medicina e modernità. Un Premio Nobel a Lourdes. Giuseppe Moscati. XI. Santi in corsia. Marcello Candia. Riccardo Pampuri. Gianna Beretta Molla. XII. Conclusione. Festa dei santi citati nel testo. Bibliografia.
-
VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI IN BENIN 19.11.2011
INCONTRO CON I MEMBRI DEL GOVERNO
Ogni popolo vuole comprendere le scelte politiche ed economiche che vengono fatte a suo nome.
Egli si accorge della manipolazione, e la sua reazione è a volte violenta.
Vuole partecipare al buon governo.
Sappiamo che nessun regime politico umano è l’ideale, che nessuna scelta economica è neutra.
Ma essi devono sempre servire il bene comune...
La Chiesa accompagna lo Stato nella sua missione; vuole essere come l’anima di questo corpo indicando infaticabilmente l’essenziale: Dio e l’uomo.
-
Quarta Domenica del Tempo Ordinario
I Lettura: Dt 18,15-20
II Lettura: 1 Cor 7,32-35
Vangelo: Mc 1,21-28
SCHEMA RIASSUNTIVO
Tema: Gesù il grande Maestro d'Israele
Obiettivo: Far sì che vediamo più facilmente i segni di credibilità che indicano che Cristo è Dio
1. Erano stupiti dal suo insegnamento
a) Gli scribi insegnavano la legge di Mosè. Ma con la loro vita mettevano in cattiva luce gli insegnamenti della stessa legge di Dio.
b) Cristo è veramente "il profeta in mezzo ai suoi fratelli" e Dio Padre ha posto sulle sue labbra le sue parole di vita eterna (prima lettura).
2. Una dottrina nuova
a) Questa dottrina nuova è quella promessa da Dio nel Deuteronomio: "non proferiranno menzogna; non si troverà più sulla loro bocca una lingua fraudolenta" (prima lettura).
b) La dottrina antica è la legge dell'amore, della carità verso il prossimo.
I) Questa carità è distintiva del cristiano autentico: "Guardate come si amano!" diranno i pagani a proposito dei cristiani a Gerusalemme.
II) È il suo comandamento nuovo: "Vi do un comandamento nuovo, che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amato".
LA CATECHESI E IL MAGISTERO
"Cristo" viene dalla traduzione greca del termine ebraico «Messia» che significa «unto». Non diventa il nome proprio di Gesù se non perché egli compie perfettamente la missione divina da esso significata. Infatti in Israele erano unti nel Nome di Dio coloro che erano a lui consacrati per una missione che egli aveva loro affidato. Era il caso dei re, dei sacerdoti e, in rari casi, dei profeti.
Tale doveva essere per eccellenza il caso del Messia che Dio avrebbe mandato per instaurare definitivamente il suo Regno. Il Messia doveva essere unto dallo Spirito del Signore, ad un tempo come re e sacerdote ma anche come profeta. Gesù ha realizzato la speranza messianica di Israele nella sua triplice funzione di sacerdote, profeta e re (CCC, 436).
I PADRI
Di fronte alla grandezza del miracolo, ammirano la novità della dottrina del Signore, e sono spinti dalle cose che hanno viste a far domande su quello che hanno udito. Non c'è dubbio, infatti, che a questo miravano i prodigi che il Signore stesso operava servendosi della natura umana che aveva assunta, o che dava facoltà ai discepoli di compiere. Per mezzo di questi miracoli gli uomini credevano con maggior certezza al vangelo del regno di Dio che veniva loro annunciato: infatti coloro che promettevano agli uomini terreni la felicità futura mostravano di poter compiere in terra opere celesti e divine. In verità, mentre i discepoli operavano ogni cosa per grazia del Signore, come semplici uomini, il Signore operava miracoli e guarigioni da solo, per virtù della sua potenza, e diceva al mondo le cose che udiva dal Padre. Dapprima infatti il Vangelo attesta che «egli insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi»; e ora la folla testimonia che egli «con autorità comanda agli spiriti immondi ed essi gli obbediscono» (Beda il Venerabile, In Evang. Marc, 1, 27).
"Ed entrarono a Cafarnao" (Mc 1,21). Significativo e felice è questo cambiamento: abbandonano il mare, abbandonano la barca, abbandonano i lacci delle reti ed entrano a Cafarnao. Il primo cambiamento consiste nel lasciare il mare, la barca, il vecchio padre, nel lasciare i vecchi vizi. Infatti nelle reti, e nei lacci delle reti, sono lasciati i vizi. Osservate il cambiamento. Hanno abbandonato tutto questo: e perché lo hanno fatto, per trovare che cosa? «Entrarono — dice Marco — a Cafarnao»: cioè entrarono nel campo della consolazione. "Cafar" significa campo, "Naum" significa consolazione. Oppure (dato che le parole ebraiche hanno vari significati, e, a seconda della pronunzia, hanno un senso diverso), "Naum" vuol dire non solo consolazione, ma anche bellezza. Cafarnao, quindi, può essere tradotto come campo della consolazione o campo bellissimo... (Girolamo, Comment. in Marc, 2).
LA BIBBIA
«Un grande profeta è sorto tra noi: Dio ha visitato il suo popolo» (Lc 7,16).
«Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni» (Ger 1,4).
-
Il Papa ha deciso di nominare il vescovo di La Spezia nuovo patriarca di Venezia
Andrea Tornielli
Città del Vaticano
Benedetto XVI ha scelto il successore del cardinale Angelo Scola sulla cattedra di San Marco: è il vescovo di La Spezia, Francesco Moraglia, di origini genovesi. L’annuncio è atteso a giorni e l’ingresso nella diocesi della Serenissima potrebbe avvenire entro marzo.
Si conclude così l’attesa durata sette mesi, dopo la nomina di Scola a Milano. La «macchina» delle consultazioni per la scelta del successore si è messa in moto con notevole ritardo, complice anche il fatto che dopo l’estate è cambiato il nunzio apostolico in Italia: l’arcivescovo Giuseppe Bertello, che aveva gestito il dossier Milano, è stato promosso alla guida del Governatorato e ora diventerà cardinale, mentre al suo posto di ambasciatore vaticano presso il Quirinale è stato scelto il nunzio in Argentina Adriano Bernardini.
-
Le ambiguità di Obama sull’aborto ricompattano i cattolici, anche liberal
di Paolo Rodari
Nel 2008 i cattolici americani votarono in maggioranza per Obama malgrado lo scetticismo dei vescovi. Difficile che il prossimo novembre la stessa cosa si ripeta. Oggi il fronte dei credenti è tutto contro di lui, senza eccezioni.
-
Avvenire 23-1-2012
CONSIGLIO PERMANENTE CEI
Bagnasco: superare il risentimento, c'è da salvare l'Italia
Con la prolusione del cardinale presidente, Angelo Bagnasco, ha preso il via ieri a Roma la sessione invernale del Consiglio permanente della Cei. L’arcivescovo di Genova ha offerto ai membri del "Parlamentino" dei vescovi italiani una lettura a 360 gradi della situazione del Paese e dei temi dell’attualità ecclesiale, soffermandosi da un lato sulla crisi con i suoi risvolti politico-sociali, dall’altro sottolineando come per la Chiesa oggi «la sfida pastorale» più importante sia proprio «la questione della fede». Del discorso del porporato, che Avvenire pubblica integralmente nelle pagine seguenti, si offrono qui alcuni spunti tematici, i quali danno corpo a quella speranza di fondo con cui Bagnasco permea l’intero discorso, arrivando ad affermare: «Mai nulla va considerato perso del tutto». I lavori del Consiglio permanente si concludono giovedì.
-
Avvenire 23 gennaio 2012
LE STORIE
Marcelo Rossi: il prete cantante infiamma il Brasile
Mancano ancora parecchie rifiniture, però la croce di 42 metri è già arrivata, il palco con l’altare sovrastato dall’immagine di Maria è sistemato. E la gente arriva alla spicciolata, inginocchiandosi nei 6000 metri quadrati di questa oasi di pace nella periferia sud di San Paolo. Si tratta del santuario Theotokos o Mãe de Deus, inaugurato lo scorso dicembre dopo quasi cinque anni di lavori. Un’arena capace di ospitare fino a centomila persona, un immenso spazio senza colonne e coperto da un tetto progettato dall’architetto Ruy Ohtake.
-
L’Europa ha rifiutato le “radici cristiane” e ora è sotto la dittatura simil-sovietica del “politically correct”, dominata da una tecnocrazia antidemocratica e (economicamente) fallimentare
15 gennaio 2012 - da "Libero"
di Antonio Socci
Eravamo da sempre il Paese più europeista. Fino a un anno fa. In dodici mesi la fiducia degli italiani nell’Unione europea è precipitata. Secondo l’ultimo rilevamento dell’Ipsos ha perso addirittura 21 punti percentuali (passando dal 74 per cento al 53).
Un crollo che dovrebbe far riflettere i politici e soprattutto le tecnocrazie europee a cui gli italiani sono sempre più ostili.
Anche perché il crollo della fiducia degli italiani non è un fatto emotivo passeggero, né uno stato d’animo superficiale. Al contrario. Il loro europeismo era a prova di bomba.
-
Edoardo Rialti, L’uomo che ride. L’avventura umana e letteraria di G.K.Chesterton, Cantagalli-Il Foglio, Siena 2011, € 15,00
Sconto su:
[www.theseuslibri.it]
I fans dello scrittore inglese Gilbert Keith Chesterton, meglio noto come GKC, possono finalmente e comodamente avere in un solo libro tutti gli articoli apparsi sul quotidiano Il Foglio e dedicati all’araldo del buon senso e della gioia, al "difensore della fede" come lo definì il Papa Pio XI. E quanti ancora non lo conoscono hanno ora a disposizione una coinvolgente introduzione al personaggio. L’autore è lo studioso Edoardo Rialti, docente di Letteratura, e talmente in simbiosi con l’ingombrante oggetto della sua opera che se non fosse per le virgolette si farebbe fatica a discernere dove finisce Rialti e inizia Chesterton (o viceversa). La simbiosi è evidente già scorrendo l’indice e leggendo i titoli dei vari saggi - un solo esempio per tutti: "La pinta e la croce", sufficiente a mandare in stato di estasi (o almeno di ebbrezza letteraria) ogni spirito chestertoniano.
Rialti ripercorre la vita ma soprattutto lo spirito di quest’uomo che ha combattuto con la penna per «difendere quanto di buono, bello, amabile ci sia già nella vita dell’uomo, di ogni uomo», al punto da poter dire di GKC che tutto quello che c’era di buono in lui cantò. Un combattente e un cantore, dunque, che deplorava la separazione tra l’amore e la guerra tipica del mondo moderno. Al contrario, afferma GKC, «non si può amare qualcosa senza voler combattere per essa. Non si può combattere senza qualcosa per cui farlo». Un combattente che lottava innanzitutto in difesa – e per amore – della realtà, inclusa la realtà materiale (mai dimenticando che Dio si è fatto carne) anche nei suoi aspetti più quotidiani e apparentemente irrilevanti – e che invece dovremmo tornare a guardare con stupore e gratitudine, risvegliandoci all’alba di quel «mattino eterno» che è l’infanzia, e osservare il mondo con gli occhi dei bambini, poiché, come diceva quell’enorme bambino che era GKC, «ciò che è meraviglioso della fanciullezza è che in essa tutto è meraviglia. Non è semplicemente un mondo di miracoli, ma un mondo miracoloso». Non stupisce dunque che tra i tanti oggetti tuttora conservati nella casa di Chesterton, ci fosse (almeno) uno scatolone «pieno di figurine ritagliate nel cartone, draghi, principi, folletti».
Eppure il nostro "uomo che ride" era passato da adolescente attraverso «un periodo di nichilismo radicale» e di disperazione– come racconta egli stesso nella sua Autobiografia - al punto che i suoi compagni si chiedevano se stesse impazzendo. «Tuttavia non ero pazzo – risponde GKC – semplicemente portavo avanti, fin dove voleva andare, lo scetticismo del mio tempo. E parallelamente scherzava col fuoco dell’esoterismo imbattendosi in qualche strana e menzognera presenza sulla quale – commenta Rialti - «oggi chissà quanti cattolici storcerebbero il naso […]; la scrittrice Flannery O’Connor si sarebbe limitata a ribattere loro che per fare la prova dell’esistenza di satana basta provare a resistere a una qualsiasi tentazione per cinque minuti. Il problema è che probabilmente non ci provano mai».
-
DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
AI PARTECIPANTI AL CONVEGNO INTERNAZIONALE
PROMOSSO DAL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA
Sala Clementina
Sabato, 12 novembre 2011
Se questi limiti vengono superati, si corre il grave rischio che la dignità unica e l’inviolabilità della vita umana possano essere subordinate a considerazioni meramente utilitaristiche... La mentalità pragmatica che tanto spesso influenza il processo decisionale nel mondo di oggi è fin troppo pronta ad approvare qualsiasi strumento disponibile a ottenere l’obiettivo desiderato, nonostante siano ampie le prove delle conseguenze disastrose di questo modo di pensare.
-
Terza Domenica del Tempo Ordinario
I Lettura: Gio 3,1-5.10
II Lettura: 1 Cor 7,29-31
Vangelo: Mc 1,14-20
SCHEMA RIASSUNTIVO
Tema: Vocazione: chiamata all'amore
Obiettivo: Far sì che i fedeli scoprano che la vocazione all'apostolato laicale è una chiamata d'amore
1. Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini.
a) La chiamata di Cristo e imprevedibile:
I) Nel quotidiano.
II) Nella realtà della nostra vita abituale.
b) Diventeranno pescatori di uomini:
I) Cristo chiama i suoi a fare ciò che facevano prima (i pescatori), ma con una nuova sfumatura: la salvezza degli uomini.
II) La vocazione consegna all'uomo un orizzonte imprevisto di realizzazione personale.
Pescare uomini per la salvezza eterna dà una profonda gioia spirituale.
Gli stessi uomini "pescati" sono grati, già in questa vita, per il generoso sforzo di chi li ha aiutati ad avvicinarsi a Dio.
c) In ogni caso, questo testo manifesta l'interesse di Dio nell'avvicinarsi alle sue creature ed è una preparazione al grande miracolo dell'Incarnazione del Verbo divino.
2. Subito, lasciate le reti, lo seguirono.
a) La chiamata di Cristo esige una risposta:
I) se è affermativa: riempie di gioia il cuore di chi si mette a seguire il Maestro.
II) se è negativa: procura tristezza, come accadde al giovane ricco che non volle vendere tutto quel che possedeva.
b) Lasciare subito ogni cosa:
I) gli apostoli sono un esempio di come dare una risposta: subito! Essi lasciarono le reti e tutto quel che esse rappresentavano nella loro vita.
b) Seguire Cristo.
I) Questo è il fine della vocazione: seguire Cristo fin dove egli voglia portarci.
II) Seguire Cristo è quel che dà maggior felicità, perché chi segue Dio realizza se stesso.
LA CATECHESI E IL MAGISTERO
Le differenze stesse che il Signore ha voluto stabilire fra le membra del suo Corpo sono in funzione della sua unità e della sua missione. Infatti "c'è nella Chiesa diversità di ministeri, ma unità di missione. Gli Apostoli e i loro successori hanno avuto da Cristo l'ufficio di insegnare, santificare, reggere in suo nome e con la sua autorità. Ma i laici, resi partecipi dell'ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo, nella missione di tutto il Popolo di Dio assolvono compiti propri nella Chiesa e nel mondo" [Conc. Ecum. Vat. II, Apostolicam actuositatem, 2]. Infine dai ministri sacri e dai laici "provengono fedeli i quali, con la professione dei consigli evangelici. . . sono consacrati in modo speciale a Dio e danno incremento alla missione salvifica della Chiesa" [Codice di Diritto Canonico, 207, 2] (CCC 83).
I PADRI
«Il tempo è compiuto», è un'espressione, questa, che concorda perfettamente con la frase dell'Apostolo: "Ma quando venne la pienezza dei tempi Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sottoposti alla legge" (Gal 4,4-5).
Il tempo dunque è compiuto, pentitevi. Da quanto tempo si ripete questa esortazione, e voglia il cielo che una buona volta venga ascoltata! Poiché il tempo è compiuto e «il regno di Dio è vicino, pentitevi e credete al vangelo»: cioè rinunziate alle opere morte e credete nel Dio vivente.
A che giova credere senza le opere buone? Non è il merito delle opere buone che ci ha condotto alla fede; ma la fede comincia affinché le opere buone la seguano. (Beda il Venerabile, In Evang. Marc, 1, 1, 14-15).
Essi dunque lasciarono il loro padre nella barca. Ascolta, monaco, imita gli apostoli: ascolta la voce del Salvatore, e trascura la voce carnale del padre.
Segui il vero Padre dell'anima e dello spirito, e abbandona il padre del corpo. Gli apostoli abbandonano il padre, abbandonano la barca, in un momento abbandonano ogni loro ricchezza: essi, cioè, abbandonano il mondo e le infinite ricchezze del mondo.
Ripeto, abbandonarono tutto quanto avevano: Dio non tiene conto della grandezza delle ricchezze abbandonate, ma dell'animo di colui che le abbandona.
Coloro che hanno abbandonato poco perché poco avevano, sono considerati come se avessero abbandonato moltissimo (Girolamo, Comment. in Marc, 1).
-
AsiaNews 16-1-2012
CINA - VATICANO
Appello: Vescovi e sacerdoti scomparsi o detenuti in prigione, a casa per il Capodanno cinese
Bernardo Cervellera
In occasione dell’Anno del Dragone, AsiaNews chiede al presidente Hu Jintao e all’ambasciatore Ding Wei la liberazione di tre vescovi e sei sacerdoti cinesi scomparsi nelle mani della polizia o nei campi di lavori forzati.
-
14-1-2012 CulturaCattolica.it
Posso scegliere. E allora scelgo
di Luisella Saro
Posso scegliere. E allora scelgo.
Scelgo di non andare a Milano. Di non pagare il biglietto d’ingresso al Teatro Parenti.
Scelgo di non vedere la messa in scena delle feci di Castellucci (che meraviglia la polisemicità, le sfumature della lingua italiana!). Di non sentirne il fetore.
-
Zero. Questo il numero delle "famiglie" iscritte al registro delle coppie di fatto di Bologna
Lo ha scoperto una consigliera comunale del Pdl, Valentina Castaldini. Eppure nel capoluogo emiliano il registro esiste dal 1999 ed è sponsorizzato (con tanto di sezione dedicata) dal sito del Comune. Forse che a nessuno freghi nulla? Forse che – anche per una questione di fisco – a nessuno convenga iscriversi? «Ma è una questione simbolica», dicono dal Pd. Uno "zero simbolico"?
-
Ungheria: «È il riconoscimento del cristianesimo» a infastidire l'Europa
Tempi.it ha intervistato il docente ungherese György Domokos e Filippo Farkas, presidente dell’associazione Cdo Hungary. Entrambi sostengono che «parlare di dittatura è assolutamente un errore» e che un governo forte non può che aiutare il paese a risollevarsi dalla crisi. Che non si risolve scrivendo in Costituzione "Dio non esiste"
-
Oltraggi blasfemi: si allarga la protesta contro Castellucci
(E.R.) Di fronte alla protesta dei cattolici che si allarga, gli organizzatori dello spettacolo blasfemo di Romeo Castellucci Sul concetto del volto di Dio, manifestano imbarazzo, studiando la possibilità di rimuovere o modificare alcune delle scene più provocatorie dell’opera, come quella in cui l’immagine di Cristo viene inondata di liquame. Lo spettacolo di Castellucci ha già provocato in Francia le animate proteste dei cattolici, (cfr. CR 1215/01 del 12 novembre 2011) e l’annunzio della sua messa in scena a Milano, dal 24 al 28 gennaio, non poteva non suscitarle in Italia, per il suo carattere violentemente dissacratorio.
-
Omosessualismo: dagli all’omofobo!
Articolo pubblicato il: 11 gennaio 2012 @ 15:48
Corrispondenza Romana
(di Gianfranco Amato) Per rendersi conto di quanto siano pericolosi gli interventi legislativi in materia di omofobia, basta attraversare la Manica. In Gran Bretagna aleggia un clima da terreur jacobin, che alimenta la preoccupante escalation di quella che è diventata una vera e propria caccia alle streghe contro chiunque possa anche vagamente apparire in odore di omofobia.
-
Il 20 gennaio la Chiesa festeggia Maria Santissima sotto il titolo del Miracolo. Per onorare la nostra mamma Celeste totustuus.it offre ai suoi utenti registrati il terzo tomo del Corso di filosofia di Mons. Regis Jolivet:
3. Psicologia
Descrizione: Fin d'ora, per la ragione stessa dei princìpi generali esposti nell'Introduzione generale alla Filosofia e nello studio dei metodi positivi, abbiamo motivo per dire che la scienza sperimentale dei fenomeni psichici non esaurirà l'oggetto totale della psicologia, più che la determinazione delle leggi fisiche non esaurisca la conoscenza delle cose della natura e dell'universo.
La filosofia tende ad attingere l'essere stesso manifestato dai fenomeni e dalle leggi che li governano; la psicologia avrà un compito ulteriore, consistente nello stabilire l'esistenza e la natura del principio primo dei fenomeni psichici, partendo dall'esperienza.
È questo l'oggetto proprio di ciò che si chiama: psicologia razionale.
* * *
1) Cercate "Formazione" nella barra di navigazione in alto alla pagina
2) Cliccate su "Libri scaricabili gratis"
3) Cercate e cliccate la categoria "Filosofia":
[www.totustuus.it]
* * *
Vi ricordiamo che occorre essere registrati:
[www.totustuus.it] altrimenti la riga "Libri scaricabili gratis" e' invisibile.
Se non vi siete ancora mai registrati cliccate invece qui:
[www.totustuus.it]
* * *
iGpM
totustuus.it
Regina Sacratissimi Rosari, ora pro nobis!