Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti, Redemptionis Sacramentum: Istruzione su alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la Santissima Eucaristia, Libreria Editrice Vaticana 2004, ISBN-13: 978-88-2097-577-7 , Euro 2,50
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Tra i tanti doni che stiamo per acquistare, abbiamo ricordato il nostro parroco?
Ecco un piccolo volumetto dal valore inestimabile che sicuramente gli sarà gradito, gli farà un gran bene e guadagnerà a voi qualche anno di purgatorio in meno.
Si tratta di una Istruzione di una Congregazione Romana che va letta in continuita con l'enciclica di Giovanni Paolo II "Ecclesia de Eucharistia". Essa offre l'insieme delle norme relative alla Santissima Eucaristia e riprende alcuni elementi che canonicamente sono sempre in vigore.
Il vostro parroco sicuramente la rispetterà, la liturgia domenicale riprenderà ad essere orientata all'adorazione di Gesù Eucarestia e vi sarà un grande giovamente per le anime dei fedeli e dei celebranti.
Di seguito alcuni esempi di ciò che la Sede Apostolica suggerisce nelle celebrazioni eucaristiche:
«Regolamentare la sacra Liturgia compete unicamente all’autorità della Chiesa, la quale risiede nella Sede Apostolica e, a norma del diritto, nel Vescovo Sacrae»
Mentre il Sacerdote celebrante recita la Preghiera eucaristica,«non si sovrappongano altre orazioni o canti, e l’organo o altri strumenti musicali tacciano»
L’omelia si incentri strettamente sul mistero della salvezza, esponendo nel corso dell’anno liturgico sulla base delle letture bibliche e dei testi liturgici i misteri della fede e le regole della vita cristiana
È necessario che si mantenga l’uso del piattino per la Comunione dei fedeli, per evitare che la sacra ostia o qualche suo frammento cada
Non è lecito, quindi, negare a un fedele la santa Comunione, per la semplice ragione, ad esempio, che egli vuole ricevere l’Eucaristia in ginocchio oppure in piedi.
Non è lecito unire il sacramento della Penitenza con la santa Messa in modo tale che diventi un’unica azione liturgica. Ciò non impedisce, tuttavia, che dei Sacerdoti, salvo coloro che celebrano o concelebrano la santa Messa, ascoltino le confessioni dei fedeli che lo desiderino, anche mentre si celebra la Messa nello stesso luogo, per venire incontro alle necessità dei fedeli