III domenica di Avvento - Anno B
I Lettura: Is 61,l-2 61 ,10-11
II Lettura: 1 Ts 5, 16-24
Vangelo: Gv 1,6-8.19-28
SCHEMA RIASSUNTIVO
Tema: La tua identità di cristiano
1. Giovanni Battista conosce la propria identità.
a) Inizia il suo dialogo con gli ebrei dicendo "chi egli non è": non è Cristo, né Elia, né un profeta.
b) Conclude affermando chi egli è: "La voce che grida nel deserto".
c) Il Battista ha scoperto la sua stessa identità nel modo più profondo. Egli ha riconosciuto se stesso e la propria missione nella Sacra Scrittura.
2. Noi dobbiamo scoprire chi siamo.
a) Chi sono io? Quali sono i miei gusti, i miei desideri, le mie paure e speranze? Devo cercare la conoscenza sincera ed esaustiva di me stesso.
b) Devo riconoscere anche me stesso nella Sacra Scrittura. Anch'io ho una missione nella mia vita cristiana.
c) Di conseguenza, devo vivere coerentemente la mia vita cristiana. Devo evitare di lasciarmi guidare dai criteri edonisti che mi offre questo mondo.
LA CATECHESI E IL MAGISTERO
«Con il Battesimo, il cristiano è sacramentalmente assimilato a Gesù [...] Tutto ciò che è avvenuto in Cristo ci fa comprendere che, dopo l'immersione nell'acqua, lo Spirito Santo vola su di noi dall'alto del cielo e che, adottati dalla Voce del Padre, diventiamo figli di Dio». (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 537)
LA BIBBIA
«Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia». (Gv 1,22-23)
«Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa». (Lc 15,20-24)
I PADRI«Giovanni è la voce, ma il Signore "da principio era il Verbo" (Gv 1,1). Giovanni una voce per un tempo, Cristo il Verbo fin dal principio, eterno. Porta via l'idea, che vale più una parola? Se non si capisce niente, la parola diventa inutile strepito. La parola senza un’idea batte l'aria, non alimenta il cuore». (Agostino, Sermo, 293)
«Viene ritenuto il Cristo, dichiara di non essere ciò che è ritenuto, né si avvantaggia per il suo prestigio dell'errore altrui. Se dicesse: Io sono il Cristo, quanto facilmente sarebbe creduto, se, prima ancora che lo dicesse, già lo era ritenuto! Non lo disse. Si ridimensionò, si distinse, si umiliò. Capì dove era la sua salvezza: capì ch'egli era una lucerna ed ebbe paura di essere spento dal vento della superbia». (Agostino, Sermo, 293)
La voce è quella di Giovanni, la parola però che passa per quella voce è Nostro Signore. La voce li ha destati, la voce ha gridato e li ha radunati, e il Verbo ha distribuito loro i suoi doni. (Efrem, Diatessaron, 3,15)
PENSIERI E FRASI
«Riconosci, o cristiano, la tua dignità, e, reso consorte della natura divina, non voler tornare all'antica bassezza con una vita indegna. Ricorda a quale Capo appartieni e di quale Corpo sei membro. Ripensa che, liberato dal potere delle tenebre, sei stato trasferito nella luce e nel Regno di Dio». (Leone Magno, Serm. 21,2-3)