Joseph Nicolosi, Oltre l'omosessualità. Ascolto terapeutico e trasformazione, San Paolo Edizioni, ISBN: 8821557537, Pagine 312, Euro 16,00
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Il seguente brano è stato tratto dall’introduzione del dottor Nicolosi al suo libro Oltre l’omosessualità. Il dottor Nicolosi scrive:
"Questo libro illustra i principi fondamentali della mia opera Reparative Therapy of Male Homosexuality. Qui troverete descrizioni chiare del modo in cui lavoro con i clienti quando affronto le distorsioni che oscurano il vero Io mascolino"…
"… Il movimento di liberazione gay ha avuto grande successo basandosi sul dramma della testimonianza personale. Quando nel 1973 sono stati sottoposti all’associazione americana di psichiatria tutti gli argomenti teorici, sia a favore, sia contro l’idea dell’omosessualità come patologia, è stata la prospettiva sociopolitica che ha esercitato la maggiore influenza. Dopo aver ascoltato alcune delle storie personali di uomini gay frustrati nel corso della terapia, l’associazione di psichiatria ha tolto l’omosessualità dalla lista delle categorie diagnostiche.
Ora noi offriamo il genere opposto di testimonianza personale, quella di uomini omosessuali che hanno cercato di accettare un’identità gay, ma che sono rimasti insoddisfatti e poi hanno tratto vantaggio da una psicoterapia che li aiuta a liberarsi dal conflitto relativo all’identità di genere che, per lo più, si trova alla base dell’omosessualità.
Sebbene ogni cliente abbia una storia unica, ho scelto otto uomini a rappresentare le personalità che ho incontrato nei 12 anni durante i quali ho seguito più di 200 clienti omosessuali. Ciascuno di noi possiede aspetti di quegli otto uomini come la fragilità di Albert, l’integrità di Charlie, la rabbia di Dan, il narcisismo di Steve e l’ambivalenza di Roger.
Alcuni lettori potrebbero rimanere sorpresi dallo stile diretto del mio intervento terapeutico. In parte, questo potrebbe essere dovuto alla sintesi della trascrizione per ragioni editoriali. Per motivi di brevità e chiarezza, alcune delle sottigliezze potrebbero essere andate perse.
Dall’altro lato, la terapia riparativa richiede davvero un terapeuta più coinvolto, un "provocatore benevolo", che abbandona la tradizione dell’analista non coinvolto, opaco, per diventare una presenza maschile importante. Il terapeuta deve saper tenere in equilibrio le obiezioni attive con l’incoraggiamento caloroso a seguire il modello padre-figlio, mentore-discepolo. Questo è un principio fondamentale della terapia riparativa.
La terapia riparativa non spiega tutte le forme di omosessualità, ma solo i sintomi predominanti che ho incontrato durante la mia attività. Questa terapia non è adatta a tutti gli omosessuali. Alcuni potrebbero preferire la terapia di affermazione gay (TAG). Molti omosessuali preferiscono affermare: "Sono nato in questo modo", evitando, quindi, la sfida lanciata dai temi che affronteremo qui.
Tuttavia, non è mai stata riscontrata una prova definitiva del fondamento biologico dell’omosessualità. Sebbene alcuni uomini siano caratterialmente predisposti alla passività e alla suscettibilità (e, quindi, al danno nell’identità di genere che può condurre all’omosessualità), mi è sempre sembrato che espressioni come: "Sono nato in questo modo" siano un altro modo per dire: "Non voglio approfondire le questioni legate allo sviluppo che hanno fatto di me un omosessuale".
Questo libro è stato scritto in un momento in cui si assiste a un dibattito senza precedenti sulle questioni politiche, legislative e psicoterapeutiche legate all’omosessualità.
Non mancano tentativi di etichettare la terapia riparativa come illegale e contraria alla morale, sostenendo che non produce alcun cambiamento e in effetti fa più male che bene ai clienti.
Ogni psicoterapia che tenti di sottoporre a trattamento l’omosessualità rischia di suscitare scetticismo. Una tale reazione è comprensibile, data la storia del trattamento. L’ostilità del passato verso l’omosessuale, nel nome della cura, ha comportato la terapia con elettroshock, la castrazione e la chirurgia cerebrale. Un’ingiustizia sociale è stata perpetrata sugli omosessuali da coloro che usano come giustificazione il fatto che l’omosessualità sia un disordine nello sviluppo.
Non è nostro scopo contribuire a un’ostilità reazionaria. Tuttavia, va fatta una distinzione fra scienza e politica, e la scienza non dovrebbe venire piegata alle pressioni politiche gay…"
Joseph Nicolosi