Schillebeeckx, teologo “profetico”?
Gabriel Louisetti
A partire dal Concilio Vaticano II la figura del teologo ha acquisito sempre più importanza e prestigio all’interno della Chiesa, e, va detto, anche al di fuori di essa, soprattutto nella misura in cui gli studiosi dei divini misteri si sono mostrati capaci di riflessioni “originali e creative”, o meglio, spesso e volentieri, in aperto contrasto con l’autorità del Magistero.