Michel Villey, Il diritto e i diritti dell'uomo, Editore Cantagalli, EAN9788882724436, Pp. 208, Euro 20,00
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“I diritti dell’uomo sono irreali. La loro impotenza è evidente. È bellissimo vedersi promettere l’infinito; ma poi, come stupirsi se la promessa non è mantenuta!”
Muovendosi in direzione opposta alla grande popolarità riscossa dal concetto di “diritti umani”, Michel Villey contesta l’idea moderna che anima le Dichiarazioni Universali e attraverso uno studio critico del linguaggio ne individua errori e ambiguità.
Se il linguaggio condiziona il pensiero, è compito della filosofia mettere in discussione le espressioni di uso comune per smascherare equivoci e fare chiarezza.
Per la sua coraggiosa battaglia, Villey sceglie il metodo storico, riscoprendo le radici del concetto di diritto nell’antica Roma e nei classici del pensiero latino, da Cicerone ad Aristotele, primo filosofo del diritto in senso stretto, fino al Corpus Iuris Civilis di Giustiniano, in cui ritrova l’origine del legame tra l’idea del diritto e quella di “giustizia”.
L’errore dei sostenitori dei diritti umani sta per Villey nel mescolare la natura generica dell’uomo, l’uomo al singolare, e il concetto più ampio di diritto, il quale invece ha bisogno di entità concrete a cui riferirsi e che sancisce un rapporto, una relazione tra soggetti.
Grazie a un’attenta analisi etimologica e strutturale dei due termini in gioco il filosofo francese dimostra la contraddizione che sorge dal loro arbitrario accostamento e invita a un ripensamento critico della concezione moderna di diritto.
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Michel Villey (1914-1988)
Storico francese del diritto, specialista di diritto romano. Ha insegnato alle Università di Strasburgo e di Parigi. Con Henri Batifol ha fondato a Parigi il Centro di Filosofia del diritto ed ha diretto gli “Archives de Philosophie du droit”. Tra le sue maggiori opere: Philosophie du droit. Définitions ed fins du droit. Les moyens du droit. (Dallonz, 1986); Critique de la Pensée juridique moderne (Dalloz, 1973); La formazione del pensiero giuridico moderno) Jaca Book, 1986).