Scott Hahn, La Cena dell’Agnello. La Messa come Paradiso sulla terra, Cantagalli, Siena, 2011, EAN: 9788882726335, pp. 163, € 14,50
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Nella Premessa a La Cena dell’Agnello, padre Benedict J. Groeschel C.F.R. ci spiega che quello che abbiamo tra le mani è un libro su cose apparentemente diversissime quali «[...] la fine del mondo e la Messa quotidiana; l’Apocalisse e la Cena del Signore; la monotonia della vita quotidiana e la Parusia, il ritorno del Signore» (p. 7). Ciò che le unisce è appunto l’Agnello divino, figura centrale di questo libro ma anche della conversione del suo autore, il teologo e apologeta cattolico statunitense Scott Hahn (n. 1957) , già ministro protestante presbiteriano poi entrato nella Chiesa cattolica nel 1986 – seguito pochi anni dopo da sua moglie Kimberly. Autore di numerosissimi libri e saggi, meriterebbe ben altra fortuna in Italia dove purtroppo finora era stato tradotto soltanto Roma dolce casa. Il nostro viaggio verso il cattolicesimo (Ares, Milano 2003).
L’autore introduce la prima parte – Il dono della Messa (pp. 13-62) – chiedendosi cosa abbiano in comune una realtà tanto familiare come la Messa e un libro tanto strano come l’Apocalisse? Semplicemente – si fa per dire – il libro dell’Apocalisse ci mostra che la Messa è il Paradiso sulla terra. Scott Hahn parte dal racconto della sua prima Messa. Ancora protestante, almeno fino alla consacrazione, viene poi colto di sorpresa quando scopre di essere nientemeno che nell’Apocalisse: «In meno di un minuto l’espressione "Agnello di Dio" era ricorsa quattro volte. […] Ero al banchetto nuziale che Giovanni descrive alla fine del libro conclusivo della Bibbia. Ero davanti al trono celeste, dove Gesù è sempre salutato come l’Agnello. Non ero pronto per questo, comunque – ero a Messa!» (p. 20).
Quella Bibbia che aveva sempre studiato da protestante improvvisamente era diventata viva e concreta sull’altare: «Finora nessun libro era per me così visibile, in quella cappella buia, come il Libro della Rivelazione, l’Apocalisse, che descrive la liturgia degli angeli e dei santi in cielo» (p. 21). Scott Hahn pensa di aver (ri)scoperto qualcosa di nuovo ma si accorge che la sua idea – il collegamento tra liturgia e Apocalisse – è già stata "rubata" dalla Chiesa cattolica…
Perché proprio l’Agnello? A Gesù sono attribuiti molti altri appellativi nelle Scritture, sicuramente ben più autorevoli e maestosi dell’agnello che tuttavia compare nell’Apocalisse compare ben 28 volte! Per capirlo, dobbiamo fare un passo indietro, fino ai sacrifici antichi - che Gesù porta a compimento – riuniti nel Tempio di Gerusalemme: Gesù è il nuovo e definitivo agnello sacrificale. «Il nostro supremo atto di culto è un atto supremo di sacrificio: la Cena dell’Agnello, la Messa» (p. 35).