Quinta domenica di Pasqua
LETTURE
Atti 6,1-7
Salmo 33
1Pt 2,4-9
Giovanni 14,1-12
TEMA DELLE LETTURE
Nelle letture odierne, c’è un evidente spostamento dell’attenzione dalla risurrezione di Gesù all’attività e all’organizzazione dei primi cristiani. Nel vangelo di Giovanni, Gesù avverte i suoi discepoli della sua partenza e ricorda loro come devono giungere alla casa del Padre celeste. Gesù deve essere il loro modo di vita, la luce sulla via e lo spirito che sostiene il loro animo. I suoi seguaci compiranno opere perfino più grandi di quelle del Maestro. C’è un chiaro senso di preparazione per i tempi a venire.
Il salmo 32 sottolinea il senso della fiducia nel Signore che sostiene il giusto. Gesù ripete l’appello all’affidamento fiducioso e, in una frase che era molto significativa per gli ebrei, chiede ai suoi discepoli di aver fiducia in Dio e in Lui. Egli è lo stesso Dio della rivelazione.
La prima Lettera di Pietro, inserendo frasi tratte dal profeta Isaia, incoraggia i cristiani ad essere consapevoli del proprio compito di "pietre vive", per costruire, insieme a Cristo quale pietra angolare, un "edificio spirituale" (v. 6). C’è il senso di qualcosa che deve essere formato in unità, che dipende dalla libera ed attiva cooperazione di tutti coloro che arrivano a credere.
Gli Atti degli Apostoli descrivono un momento di organizzazione pratica nella vita dei primi cristiani per rispondere a necessità concrete della comunità. C’è una spartizione delle funzioni per consentire agli apostoli di dedicarsi totalmente al proprio compito ministeriale, consacrando così altri affinché si dedichino alle esigenze della carità. Possiamo vedere qui il plasmarsi nel concreto dell’edificio spirituale.
MESSAGGIO DOTTRINALE
La Chiesa. Le letture richiamano le caratteristiche essenziali della Chiesa. Innanzitutto, la Chiesa è dove Dio dimora. È quel che si sperimenta nella presenza spirituale di Dio nel cuore dell’uomo. È questa vita cristiana che muove ogni fedele a stabilire un rapporto di fratellanza con tutti gli altri e, spinto dall’amore, ad offrire la stessa "via, verità e vita" agli altri. C’è una struttura e un ordine per questo proposito di comunione con Dio e con i santi in cielo, e con gli altri in questa vita temporale. Soprattutto, la Chiesa è chiamata a testimoniare l’amore salvifico di Dio per ogni uomo, e ad amare tutti gli uomini e le donne così come Dio li ama.
Riferimenti nel Catechismo: i paragrafi 748-959 trattano della Chiesa, e specialmente della sua origine, fondazione e missione, della sua cattolicità, della missione degli apostoli, della costituzione gerarchica della Chiesa e della comunione dei santi.
Vita cristiana. Al cuore della fede cristiana c’è l’esperienza interiore della presenza di Dio. È questa esperienza che può trasformare la vita del cristiano e portarlo a vivere come Gesù. Credere in lui significa impegnarsi ad essere specchio del suo amore fattivo per il prossimo, ma questo è un impegno che, a motivo dell’amore che si ha per Dio, si accoglie e volentieri. Un’esperienza cristiana autentica ci porta ad essere aperti ad una verità più grande e a voler esprimere nelle nostre azioni quel che sentiamo nel cuore. Questo è ciò che distingue il cristianesimo da un semplice codice di condotta, o da una morale dell’obbligo.
Riferimenti nel Catechismo: i paragrafi 683-686 trattano della nuova nascita del battesimo e della comunicazione della vita nuova.
Sasso d’inciampo e pietra di scandalo". Questo è una delle strane frasi delle Sacra Scrittura che necessita di essere ben intesa. L’intervento di Dio nella vita umana non è un invito casuale, nonostante esso, in questa vita, abbia sempre l’aria di un invito più che di un obbligo. Siamo sempre liberi, e la decisione spetta sempre e solo a noi. Questa espressione si riferisce alla scelta che viene offerta alla nostra libertà. La vita e gli eventi ci vengono presentati in modo tale che finiamo con l’inciampare sugli "inviti" di Dio, per decidere liberamente quel che intendiamo fare. Le nostre decisioni, anche le più piccole, o che prendiamo da soli nel santuario della nostra coscienza, fanno sempre la differenza per il nostro futuro.
Riferimenti nel Catechismo: i paragrafi 1731-1742 trattano della libertà umana e della responsabilità.