CAPO DUODECIMO. Lo svolgimento della costituzione ecclesiastica. SOMMARIO. - A. Il primato della Chiesa romana. Il Papa tenuto quale maestro supremo e rocca della fede, quale centro dell'unità della Chiesa, quale custode, difensore, espositore dei canoni, con podestà legislativa e dispensativa; quale giudice supremo, con podestà reggitiva, particolarmente nelle cause maggiori; la prima Sede non giudicata da altri e madre di tutte le Chiese. - B. I patriarchi e metropolitani d'Oriente. I quattro patriarcati orientali; sforzi ambiziosi del Bizantino di primeggiare e canoni di Calcedonia riprovati dal Papa, S. Leone Magno; arti di Acacio e primato da lui arrogatosi; la Chiesa immaginata come una «pentarchia» dagli Orientali. Il titolo di «Patriarca ecumenico» attribuitosi dal Bizantino Giovanni IV e quello di «servo dei servi di Dio» oppostogli da S. Gregorio. Le metropoli politiche e le metropoli ecclesiastiche in Oriente; i metropoliti schiavi dei patriarchi e i patriarchi della Corte imperiale. - C. I metropolitani in Occidente. Il Papa unico patriarca dell'Occidente; la costituzione metropolitana svoltasi diversamente nei diversi paesi, come in Italia, nelle Gallie, nelle Spagne e nell'Africa occidentale. - D. Le diocesi. Loro svolgimento; Concili diocesani; istituzione giuridica delle parrocchie; privilegi dei vescovi e loro importanza; leggi concernenti la loro elezione e l'esercizio del loro potere; diritto sinodale.