Il beato Rodolfo Acquaviva fa parte del gruppo di cinque gesuiti martiri celebrati sotto il nome di “Martiri di Salsette”, dal nome della Missione posta in detta penisola indiana. Essi sono:
Rodolfo Acquaviva, Alfonso Pacheco, Antonio Francisco, Francesco Aranha e Pietro Berno. Tutti diversi fra loro come nazionalità, nascita, formazione e personalità, ma tutti uniti intimamente nell’anelito missionario e ideale cristiano e che la sorte accomunò nel martirio. Il nobile Rodolfo Acquaviva, nato il 2 ottobre 1550 da Giangirolamo Acquaviva duca di Atri (Teramo), entrò il 2 aprile 1568 nel celebre Noviziato romano dei Gesuiti dove fu ordinato sacerdote. Partì per l’India il 24 marzo 1578, incaricato di recarsi alla corte del Gran Mogol, Akbar (1542-1605). In seguito padre Acquaviva fu nominato superiore della missione nella Penisola di Salsette dove, mentre stavano issando una croce, furono barbaramente uccisi. Il processo di beatificazione si concluse sotto papa Leone XIII, che li elevò alla gloria degli altari come Beati il 30 aprile 1893. Festa il 25 luglio per tutti.