Esercizio di perfezione e di cristiane virtù
composto dal padre Alfonso Rodriguez S.J.
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TRATTATO VI. DELLA PRESENZA DI DIO
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CAPO V. Di alcune differenze e vantaggi che sono nel fine qui proposto esercizio della presenza di Dio, relativamente ad altri che si sogliono proporre
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1. Consiste negli atti della volontà, i quali sono più meritori.
2. Si rende più facile e soave.
3. Aiuta a far meglio le nostre azioni
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1. Affinché si passa veder meglio la perfezione e l'utilità grande di questo esercizio e modo di camminare e di stare alla presenza di Dio, del quale abbiamo ragionato, e resti con ciò la cosa meglio dichiarata; noteremo ora alcune differenze a vantaggi che trovansi in questo esercizio, rispettivamente ad alcuni altri.
Primieramente, in altri esercizi, che alcuni sogliono proporre di camminare e stare alla presenza di Dio, ogni cosa pare che sia atto d'intelletto e ogni cosa pare che finisca in immaginarsi Dio presente; ma questo nostro presuppone quest'atto d'intelletto e di fede, che Dio sia presente, e passa avanti a fare atti d'amor di Dio, e in questo consiste principalmente: e questa seconda cosa senza dubbio è migliore e più utile che la prima. Come nell'orazione diciamo che non ci dobbiamo fermare nell'atto dell'intelletto, che è la meditazione e considerazione delle cose, ma passare agli atti della volontà, cioè negli affetti e desideri della virtù e dell'imitazione di Cristo, e che questa ha da essere il frutto dell'orazione; così qui la parte principale, migliore e più utile di quest'esercizio sta negli atti della volontà: onde questa è la cosa nella quale abbiamo da insistere.