Esercizio di perfezione e di cristiane virtù
composto dal padre Alfonso Rodriguez S.J.
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TRATTATO V. DELL'ORAZIONE
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CAPO XIX. Di alcuni mezzi e modi facili per far buona e fruttuosa orazione.* * *
1. Pensare seriamente ai casi nostri.
2. Considerarsi avanti a Dio come fanciullo, cieco ecc.
3. Chiedere perdono dei peccati. Esempio di S. Taide.
4. Desiderare di fare orazione come la fanno i Santi.
5. Tenersi in grande umiltà avanti a Dio.
6. Accettare le aridità in pena dei nostri peccati.
7. Più aridità nell'orazione e più mortificazione nella giornata.
8. Desiderare di far orazione meglio di quel che si faccia, facendo offerte a Dio.
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1. Vi sono altri modi molto facili i quali ci aiuteranno grandemente a far orazione; dal che si vedrà similmente come è sempre in poter nostro il far buona e fruttuosa orazione, e che l'orazione mentale è cosa per tutti, e che non vi è alcuno che non la possa fare.
Il primo modo, e molto buono, può esser quello che qui avvertono alcuni maestri di spirito, i quali dicono che non facciamo che la nostra orazione sia una cerimonia, o un artifizio; ma che facciamo quello che fanno gli uomini in negozi di roba, che si fermano a pensar di proposito a quello che fanno, come vanno le cose e come possono andar meglio. Così il servo di Dio semplicemente e senza artifizio ha da trattare con se stesso nell'orazione: come va per me il negozio del mio profitto e della salute dell'anima mia? ché questo è il nostro negozio, e non stiamo in questa vita per altro che per assicurare questo negozio. Faccia dunque i conti seco stesso il religioso, e pongasi a pensare molto a bell'agio: come va per me questo negozio? che frutto e che utilità ho io cavato da questi dieci, venti, trenta o quarant'anni che sono stato in religione? quanta virtù ho io guadagnata e acquistata? quanta umiltà? quanta mortificazione? Voglio vedere che conto potrò rendere a Dio delle comodità e dei mezzi tanto grandi che ho avuti nella religione per accumulare e per aumentare il capitale e il talento che mi diede. E se fin qua ho male impiegato il tempo, e non ho saputo approfittarmi di esso, voglio provvedervi per l'avvenire, acciocché non se ne passi tutta la vita mia come per l'addietro.
Nello stesso modo può ciascuno nello stato suo semplicemente e senza artifizio alcuno fermarsi a pensare in particolare, come vanno le cose circa il suo ufficio e la sua professione; come l'eserciterà bene e conforme alla volontà di Dio; come farà a trattare i negozi cristianamente; come farà a governare la sua casa e la sua famiglia di maniera che tutti servano Dio; come farà a portarsi bene nelle occasioni, nei disturbi e nelle molestie che reca seco il suo stato, il suo ufficio, la sua professione. Nel che troverà assai materia da pensare, da piangere e da emendare; e questa sarà molto buona ed utile orazione.