Esercizio di perfezione e di cristiane virtù
composto dal padre Alfonso Rodriguez S.J.
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TRATTATO V. DELL'ORAZIONE
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CAPO XVII. Che nella considerazione dei misteri abbiamo anche da procedere con posatezza, e non passarli superficialmente: e di alcuni mezzi che ci aiuteranno a far questo
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1. Utilità del trattenersi a lungo in una stessa considerazione.
2. Cosa facile nella consolazione.
3. Diligenza dal canto nostro.
4. E' gran mezzo l'amar Dio e le cose spirituali
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1. Nella considerazione dei misteri divini importa anche grandemente scavar bene addentro e profondarsi in una medesima cosa, e non passarla correndo: perché ci gioverà più un mistero ben considerato e ponderato, che molti superficialmente mirati. E perciò il nostro Santo padre nel libro degli Esercizi fa tanta stima delle ripetizioni, che dopo ciascun esercizio subito comanda che si facciano una o due ripetizioni; perché quello che non si trova la prima volta, si trova col perseverare tuttavia più nella stessa considerazione: «poiché chi cerca trova, e sarà aperto a colui che picchia» (Matth. 7, 8). Mosè percosse la pietra colla verga, e non cavò acqua: tornò a percuotere, e la cavò (Num. 20, 11); e Cristo nostro Redentore non guarì quel cieco del Vangelo in un tratto, ma lo andò guarendo a poco a poco: prima gli pose la saliva sugli occhi, e gli domandò se vedeva qualche cosa; ed egli rispose che vedeva certe cose grosse, ma non discerneva bene quel che si fossero: gli uomini gli parevano alberi. Tornò poi il Signore a mettergli le mani sopra gli occhi, e lo risanò affatto, di maniera che già vedeva chiaramente e distintamente (Marc. 8, 23-25).
Così suole avvenire nell'orazione, che tornando la persona una e più volte sopra una cosa medesima e, perseverando in quella, va sempre scoprendo per suo profitto nuove circostanze, non prima osservate: come quando uno entra in una stanza oscura, che da principio non vede niente; e se si trattiene, va vedendo alquanto. E particolarmente abbiamo da procurare di trattenerci sempre nella considerazione delle cose sino a tanto che restiamo molto illuminati e persuasi della verità, e molto convinti e assodati in quello che ci conviene: perché questo è uno dei principali frutti che abbiamo da cavare dall'orazione e nel quale bisogna che stiamo ben fondati, come di sopra dicevamo.