“W l’amore”, il progetto per la diffusione dell’ideologia gender realizzato dalla “regione rossa” approda nell’assemblea legislativa delle Marche.
Il centro-destra reagisce: l’on. Giorgia Latini (Lega) presenta un atto ispettivo (1), quindi il 21 ottobre il consigliere regionale Marconi (centro-destra) un’interrogazione a risposta immediata (2).
Ma la protesta inizia già da prima, grazie alla consigliera regionale Marzia Malaigia (Lega): «questo progetto è una forzatura sull?indicazione di scelte intime e relazionali che, nel caso di adolescenti di 13 e 14 anni, dovrebbero al contrario essere libere da condizionamenti e affidate esclusivamente alla sfera familiare» (3).
L’Emilia-Romagna si conferma “punta di diamante” e laboratorio per la diffusione del gender a livello nazionale.
Lo scopo di “W l’amore”
Sotto il pretesto di combattere l’?Omofobia?, gli ?stereotipi?, la ?discriminazione?, il ?bullismo? o la ?violenza di genere? si vogliono influenzare i nostri figli per far loro accettare l?omosessualità, far credere che possono decidere il proprio sesso e quindi considerare le relative esperienze come ?una possibilità?.
Su “W l’amore” la miglior scheda di sintesi è reperibile all’indirizzo [www.difenderelavita.org]
Una volta che i ragazzi saranno stati corrotti e resi schiavi del vizio, saranno per sempre elettori della sinistra e perfetti schiavi dello statalismo socialista.
Le proteste in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna il progetto è stato denunciato da ogni schieramento. La prima denuncia all?Assemblea Legislativa Regionale della pericolosità di ?W l?amore? è del 2015, da parte di sei consiglieri del Partito Democratico: a conferma che si tratta di qualcosa di aberrante. E? bastato loro leggere lo scarso materiale del sito ufficiale www.wlamore.it per constatare che dietro ai soliti camuffamenti di lotta al bullismo, violenze di genere, stereotipi e prevenzioni siamo di fronte a un enorme tentativo di corruzione delle giovani generazioni. I sei consiglieri ? anche grazie all?appoggio alla Giunta del Movimento 5 Stelle ? ottengono poco o nulla.
Fortunatamente, nei mesi successivi, la protesta dei genitori si estende al punto che tutti partiti del centro-destra se ne fanno portavoce: Fratelli d?Italia, Lega e Forza Italia.
Qui si trova una breve cronistoria: [https:]]
Le continue proteste dei genitori, proseguite fino a oggi, hanno portato alcune Diocesi a costituire reti di resistenza all?opera della Regione e delle sue Ausl. Altrove (ad es. a Imola, il comitato ?Genitori Attenti?) si agisce invece sensibilizzando la famiglia e i catechisti di tutte le parrocchie.
La situazione nelle Marche
Il Partito Democratico, prima nega e addossa la responsabilità all’Ufficio Scolastico Regionale (4). Quindi viene smentito dai medici delle sue stesse ASL (5). Infine, passa alla difesa dell’ideologia gender (6).
Indicazioni operative per i comitati in difesa della famiglia
L’auspicio è che i marchigiani facciano tesoro dell’esperienza accumulata dai loro omologhi emiliano-romagnoli, studiando i contenuti e la storia delle battaglie svolte.
I partiti che si sono dimostrati contrari vanno contattati, ringraziati e supportati nel proseguimento della battaglia.
Si invita a tener conto, in particolare, delle varie interrogazioni scritte per gli esponenti del centro-destra e delle relative risposte da parte della Regione rossa (7).
Infine, si ricorda che la Regione nasconde i veri testi utilizzati e si rifiuta di fornirli anche su richiesta istituzionale: noi li abbiamo fotografati. Per averli scrivere a info @ fattisentire.org precisando il nome dell’associazione, sito o pagina FB e recapiti dei referenti.
FattiSentire.org
Bologna, 25/10/2019
(1) Cfr. [https:]]
(2) Cfr. [https:]]
(3) Cfr. [https:]]
(4) Cfr. [www.marchenotizie.info]
(5) Vedasi ad esempio: [https:]] e [www.senigallianotizie.it]
(6) Cfr. [https:]]
(7) Fare attenzione ai siti che si consultano: quelli in cui reperire le analisi più serie e attendibili, nonchè i documenti menzionati in questo articolo sono [www.fattisentire.org] , [www.difenderelavita.org] e [https:]]
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