115 Nidi e Asili, 7.500 bambini, 1.700 dipendenti, 73 milioni di euro all?anno: sono queste le dimensioni dell?istituzione cui il Comune di Bologna affida i servizi per l?infanzia (1).
Attraverso questa struttura, l?Assessorato alle Differenze di Genere a guida Partito Democratico ha sostenuto un progetto che prevede la lettura di libri utili a confondere l?identità sessuale di bimbi da zero a due anni (2).
Alcuni esempi dei messaggi che vengono insinuati nella mente dei nostri bambini:
Utero in affitto: ?Roy e Silo sono due pinguini maschi [?] Si vogliono bene e si sentono una vera famiglia quando finalmente nasce il piccolo Tango, il loro unico pulcino!? (E con tango siamo in tre, Junior, 2010)
Distruzione della famiglia naturale: ?C?è chi ha due mamme. C?è chi ha due papà [?]? (Una famiglia è una famiglia… sempre! , La Margherita, 2017)
Eterofobia: ?I cinque malfatti sono cinque tipi strani. Finché un giorno in mezzo a loro, come una punizione divina, piomba, lui: il Perfetto. (I cinque malfatti, TopiPittori, 2014)
Contro questa iniziativa si è alzata la voce di Marco Lisei, capogruppo di Forza Italia nel Comune felsineo.
L?esponente forzista ha presentato un?interrogazione che unisce competenza amministrativa e abilità politica, ponendole a servizio dell?etica. Se ne raccomanda la lettura ai Comitati pro-family che vivono sotto amministrazioni rosse: www.fattisentire.org/db/Interrogazione_Lisei.pdf
Dal testo si capisce che le ?letture LGBT per bimbi? si inquadrano in una più ampia strategia di promozione dell?ideologia omosessualista (3) rispetto alla quale sono già stati presentati un esposto all’Autorità nazionale anticorruzione e uno alla Procura (4): per essere chiari, si tratta probabilmente di decine di milioni di euro dei contribuenti, utilizzati per diffondere l?ideologia gender.
Tuttavia, nella denuncia non c?è solo diritto amministrativo: il progetto del PD viene correttamente inserito in un mosaico di decine di iniziative, tutte miranti alla distruzione della famiglia naturale. Chiede infatti all?amministrazione:
?1. Quali iniziative abbia promosso l?Amministrazione per garantire la diffusione di strumenti educativi che trattino tali tematiche partendo da una visione tradizionale della famiglia e per valorizzare l?identità sessuale (e non l?orientamento) dei bambini.
2. Nel caso in cui non ne abbia promossa alcuna, quali intende adottare al fine di garantire una parità di trattamento delle diverse (visto che parliamo di sensibilizzare alle differenze!) sensibilità esistenti sul tema famiglia?.
Ora si devono attendere i 60 giorni per leggere la difesa da parte del PD, dopodiché si valuteranno quali azioni legali porre in atto.
La speranza è che sempre più esponenti dei partiti mettano uguale professionalità nella difesa della vita umana e della famiglia.
NOTE.
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