Fuoco ad alzo zero della lobby LGBT contro Patrizia del Giudice, Assessore alle Pari Opportunità della Regione Puglia.
Il motivo? L’aver dichiarato “Io sono per la famiglia naturale“.
C’è una petizione online per chiedere la revoca a Patrizia Del Giudice del ruolo di presidente della commissione Pari opportunità della Regione Puglia: ma, al momento in cui scriviamo, ha raggiunto solo 844 firme da tutta Italia (1). Più o meno le stesse della petizione di segno opposto: a favore della Del Giudice e promossa dalle associazioni familiari che aderiscono a Nova Civilitas Bari.
La petizione è l’ultimo tassello di una vicenda che si è svolta nell’ultimo weekend di marzo. Tutto è partito da un commento che la Del Giudice ha lasciato sulla pagina dell’avvocato Fabio Candalice: “I faraoni Lgbt e i radical chic d’ogni dove con la loro risaputa arroganza dittatoriale sono ormai prossimi alla pernacchia universale che li spettinerà“.
Puglia, la Regione a guida PD, ha scelto per le Pari Opportunità una persona proveniente dalla società civile (Patrizia del Giudice è Vice presidente di Confindustria Puglia), estranea alle logiche di partito e probabilmente anche a quelle del PD: è quindi normale che sulla vita e sulla famiglia abbia le idee della maggioranza degli italiani.
Proprio a tale titolo la Del Giudice era stata premiata pochi giorni prima con il prestigioso premio “Woman for woman”, a riconoscimento della sua attività istituzionale a favore del’imprenditoria femminile (2).
Di più: in novembre aveva promosso la 1° conferenza regionale sulla famiglia (al singolare), escludendo la lobby gender e invitando invece le associazioni familiari: orrore!
Ma dell’aiuto alle donne la setta LGBT se ne frega: l’Assessore Del Giudice deve dimettersi perchè estranea all’ideologia gender veicolata dal PD.
La coraggiosa Assessore era entrata già nel mirino della ?gaystapo?, diversi mesi fa per aver espresso il suo parere contrario al Ddl regionale contro l?omofobia Emiliano/Negro, a causa del suo impianto fortemente liberticida e lamentando l?assenza di rilievi statistici seri che verificassero i dati percentuali relativi alle discriminazioni contro gli omosessuali: «Manca ad oggi una rilevazione specifica sul territorio pugliese, e non mi sembra giusto far passare i Pugliesi per omofobi perché, ad ?occhio?, appaiono molto più numerosi i casi di discriminazione e violenze a danno delle donne», aveva affermato alcuni mesi fa, quando, a causa del suo iter veloce nelle varie Commissioni, si intravedeva il pericolo dell?immediata approvazione del disegno di legge.
Il PD l’ha già bollata “Le dichiarazioni sono totalmente inopportune, ancor più perché espresse nell’esercizio di un ruolo istituzionale“.
Invece, il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo ha denunciato le intimidazioni subite dalla Presidente Commissione Pari Opportunità.
Ci auguriamo che le associazioni familiari pugliesi siano organizzato per farsi sentire ma, intanto, l’Italia beneficia dell’esempio di una donna coraggiosa, capace di andare controcorrente.
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Note: (1) it/community_petitions/Consiglio_regionale_Puglia_tunonmirappresenti/
(2) [www.affaritaliani.it]
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